Certificazione di qualità UNI per gli studi legali: la presentazione di Cassa Forense

La Commissione Studi Organizzati di Cassa Forense presenterà oggi le procedure volontarie attraverso le quali gli studi legali potranno ottenere, da parte dell'UNI 11871, l’attestazione della conformità di un prodotto o servizio a determinati standard fissati da norme o prassi di riferimento .

Si terrà oggi, 27 giugno, presso l'Auditorium di Cassa Forense a Roma, la presentazione delle procedure volontarie che consentiranno agli studi legali di ottenere, da parte dell'UNI, l’attestazione della conformità di un prodotto o servizio a determinati standard previsti dalla norma UNI 11871 . La Commissione Studi Organizzati di Cassa Forense ha inoltre predisposto due bandi mirati a favorire l’adesione alla UNI 11871 da parte degli studi legali interessati. In particolare, i bandi prevedono una somma complessiva di 1.5 milioni di euro , proposti e richiesti dalla Commissione Organizzazione Studi Professionali della Cassa Forense coordinata dall’avvocato Claudio Acampora, che verranno deliberati previa valutazione del C.D.A. il prossimo luglio dall’Ente Previdenziale dell’avvocatura, destinati agli avvocati che esercitano la professione individualmente e agli studi legali associati. Il contributo, se rilasciato come richiesto dalla Commissione, coprirà il 50% della spesa complessiva destinata al processo di certificazione fino ad un massimo di 5.000 Euro , si legge sul sito di Cassa Forense. Con questo bando vogliamo aiutare e sostenere chi desidera approcciarsi alla professione in modo più strutturato e organizzato anche nel caso di singoli professionisti. Crediamo che questa Norma consentirà di fare un deciso passo in avanti nell’affermazione di quello che consideriamo un valore il modello organizzativo, la struttura, la forma di uno Studio e le sue regole dichiara Valter Militi, Presidente della Cassa Nazionale Forense. Non solo. Al fine di partecipare ai tavoli di elaborazione delle normative tecniche inerenti la professione forense, utilizzare la banca dati e la consulenza in materia tecnica, ottenere sconti per la partecipazione ai corsi organizzati dall’Ente per personale, delegati, e vincitori del futuro bando, Cassa Forense ha deciso l’ iscrizione dell'ente ad UNI in qualità di socio . Cassa Forense, inoltre, specifica che tra i requisiti richiesti per ottenere la certificazione vi sono l’ aggiornamento continuo di tutti i componenti dello studio l’applicazione dei principi di equità e valorizzazione delle differenze l’adeguatezza degli strumenti di lavoro il corretto trattamento dei praticanti garantendo formazione ed un compenso ragionevole congruo l’ assenza di forme di lavoro irregolari l'elaborazione di documenti di rischio sanitario e di protocolli di sicurezza l'elaborazione di una politica di comunicazione efficace con i clienti e di indagine sulla loro soddisfazione il rispetto della sostenibilità ambientale il rispetto della sostenibilità lavorativa. La certificazione, dunque, offre maggiori garanzie ai clienti e favorisce altresì la promozione degli studi legali , promuovendo un'organizzazione più moderna e di conseguenza maggiori opportunità lavorative ed uno sviluppo sostenibile . La Norma UNI è dunque pensata per far crescere” gli studi professionali e, grazie ai bandi di finanziamento, anche gli studi di piccole dimensioni potranno utilizzarla e dimostrare il loro valore, posizionandosi così in maniera più competitiva sul mercato. Ma non solo, grazie alla certificazione, gli studi si candidano ad essere dei luoghi di lavoro maggiormente attrattivi per i giovani talenti che sempre di più hanno bisogno di un progetto e una visione cui aderire. Gli studi che otterranno la certificazione, ad esempio, si impegnano a promuovere le pari opportunità e l’ inclusività dei loro professionisti assicurando percorsi di formazione dedicati e crescita interna, e dando risalto alle individualità di ognuno . Tra i principi valorizzati rientra anche la tutela della genitorialità le realtà che ricevono il marchio di qualità si impegnano a esplicitare con trasparenza la durata dei congedi di maternità e paternità, la presenza di eventuali permessi familiari, le iniziative di parental policy attivate su base volontaria a partire, ad esempio, dall’introduzione dell’orario flessibile, dello smart working, fino all’assegnazione di incarichi maggiormente compatibili con le esigenze dei neogenitori . La certificazione di conformità, rispetto a quanto indicato dalla Norma, sarà utile anche per avere accesso a incarichi professionali nell’ambito di appalti, bandi di gara pubblici o privati, oltre che portare a una riduzione dei costi relativi alle coperture assicurative obbligatorie per le responsabilità connesse all'esercizio delle professioni di avvocato e commercialista.