Gratuito patrocinio, compensazione dei crediti: boom di richieste degli avvocati

L'aumento vertiginoso delle richieste ha portato Cassa Forense a chiedere una nuova finestra a settembre.

Numeri da capogiro per le richieste di compensazione dei crediti da gratuito patrocinio con gli oneri contributivi per gli avvocati. Tutto ha inizio da quando Cassa Forense e CNF hanno ottenuto nell'ultima legge di bilancio la modifica della normativa e l'aumento dello stanziamento del relativo fondo, salito da 10 a 40 milioni nel periodo 1 marzo-30 aprile è stata infatti richiesta la compensazione per 8.659 fatture , pari a 12 milioni e mezzo di euro. Rispetto all’anno precedente, dunque, gli avvocati hanno potuto compensare 2.6 milioni in più Si tratta di una platea che ricomprende anche i molti avvocati che, non dovendo versare l'IVA, vista l'estensione del regime forfettario, sarebbero rimasti di fatto esclusi dal meccanismo di compensazione con i crediti con l'Erario. Soddisfazione, dunque, per un sistema che ha velocizzato notevolmente i pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, consentendo agli avvocati di ricevere il dovuto con oltre due anni di anticipo rispetto al passato ragione per la quale Cassa Forense chiede ora al Ministero della Giustizia, alla Ragioneria dello Stato e al MEF una nuova finestra temporale per la compensazione dei crediti commerciali gestiti dal MEF che vada dal 1 settembre al 31 ottobre 2023 .