Stati Generali: l'avvocatura dice no alla fissazione di limiti agli atti giudiziari

Si sono tenuti ieri a Roma gli Stati generali dell'avvocatura sullo schema di regolamento che indica limiti, di pagine e caratteri, per la redazione degli atti giudiziari .

Sono oltre 250 gli avvocati che hanno partecipato a Roma agli Stati generali dell’avvocatura sullo schema di regolamento che indica limiti, di pagine e caratteri, per la redazione degli atti giudiziari , convocati dal Consiglio Nazionale Forense, di concerto con l’Organismo Congressuale Forense. Dopo aver espresso alla famiglia del presidente Berlusconi il profondo cordoglio dell’Avvocatura italiana per la sua scomparsa, il Presidente Greco ha riferito che il CNF ha realizzato un’ analisi comparata sulla limitazione del numero di pagine nelle memorie processuali in alcuni Stati membri dell’Unione europea 17 Paesi europei su 20 non hanno limiti di pagine, e nei restanti tre paesi, Grecia, Spagna e Paesi Bassi, esistono limiti, ma derogabili, solo per il giudizio di appello . Continua il Presidente del CNF mettendo in evidenza che oggi, con la riforma Cartabia del processo civile, noi avvocati dobbiamo illustrare nell’atto introduttivo tutte le circostanze e i fatti che servono per convincere il giudice dei diritti dei nostri assistiti. I cittadini ci consegnano i loro diritti e noi abbiamo il dovere di tutelarli al meglio e non possiamo essere costretti a limitare le nostre difese perché c’è il rischio di sforare il numero delle pagine e dei caratteri consentiti. Così si comprime chiaramente il diritto alla difesa stabilito dall’articolo 24 della Costituzione. I principi di chiarezza e sinteticità degli atti giudiziari ci vedono d’accordo, ma sinteticità non significa fissare il numero di pagine degli atti degli avvocati , ma evitare ciò che essenziale non è . Conclude quindi Greco ho ricevuto la telefonata del ministro Nordio che ha manifestato attenzione alla posizione dell’avvocatura e alla nostra indisponibilità ad accogliere lo schema di decreto, e ci invita ad un incontro per comprendere fino in fondo le nostre preoccupazioni. Accogliamo con favore l’invito al dialogo, ma gli avvocati non sono e non saranno disponibili a mediare sul principio di libertà di scelta della linea difensiva. I nostri principi non sono negoziabili . L’incontro è poi proseguito con i contributi del coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, Mario Scialla e del presidente di Cassa Forense, Valter Militi, e con gli interventi di molti avvocati e avvocate presenti, tutti uniti contro la compressione del diritto di difesa . In chiusura, il Presidente del CNF ha dichiarato che l’avvocatura italiana è in massima allerta sulla possibilità di porre limiti numerici al contenuto degli atti difensivi , e richiede che all’interno dell’ufficio legislativo del Ministero della Giustizia sia prevista anche la presenza degli avvocati, e si riserva, all’esito dell’incontro di oggi con il Ministro Nordio, di adottare tutte le ulteriori iniziative che l’avvocatura unita riterrà più opportune . Per un maggiore approfondimento, si veda Convocati d’urgenza gli Stati Generali dell’Avvocatura .