Le “linee guida” di Carlo Nordio per la redazione degli atti del processo civile

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ai sensi dell’art. 46 delle disp. att. c.p.c., come modificato dall’art. 4, comma 3, lett. b , d.lgs. n. 149/2022, ha trasmesso al CNF lo schema del decreto recante ” Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l’inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell’articolo 46 delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie ”, corredato dalla relazione illustrativa.

Il suddetto decreto ministeriale deve acquistare efficacia il 30 giugno 2023, quindi, vi è urgenza, una volta acquisiti i pareri del CSM e del CNF, di sottoporlo al parere del CdS. Ma cosa prevede questo Regolamento? All'art. 2 si specifica che tutti gli atti devono esporre gli argomenti in modo chiaro e sintetico , oltre che tutti gli elementi indispensabili che dovranno essere contenuti dagli atti di citazione e dai ricorsi, dalle comparse di risposta e dalle memorie difensive nonché dagli atti di intervento. All'art. 3 vengono evidenziati i limiti dimensionali di tali atti, in particolare, il n. di caratteri utilizzabili spazi esclusi , a cui corrispondono un tot di pagine , oltre che un determinato formato . Non mancano eventuali deroghe . Il decreto prevede anche le tecniche redazionali specifiche si dovrà utilizzare un'interlinea di 1,5, margini orizzontali e verticali di 2,5 cm, e non saranno consentite note. Inoltre , sarà istituito , presso l'Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, un osservatorio permanente sulla funzionalità dei criteri redazionali e dei limiti dimensionali stabiliti dal cit. Regolamento per poter rispettare il principio di chiarezza e sinteticità degli atti del processo, e sarà composto da esperti nella linguistica giudiziaria a quest'ultimi non sarà corrisposto alcun compenso o rimborsi spesa .

Protocollo n. 3761 del 24 maggio 2023 del Ministero della Giustizia