Esame avvocato 2023, incubo prove scritte: il Ministero ci ripenserà?

Potrebbe esserci ancora uno spiraglio di speranza per gli aspiranti avvocati che dovranno sostenere l'esame per l'accesso alla professione forense nella sessione 2023.

Prima l' annuncio del Ministero per il ritorno alle prove scritte, poi le proteste della categoria con AIGA e CNF in testa v. la news Esame avvocato 2023 tornano le prove scritte. AIGA e CNF scrivono a Nordio . Dalle pagine della rivista il Dubbio si apprende oggi che il Ministero sarebbe pronto a congelare il ritorno alle prove scritte. Il viceministro Sisto ha infatti dichiarato Valuteremo con attenzione le perplessità dell'avvocatura e la richiesta di prorogare il regime del doppio orale . Le perplessità manifestate da AIGA e CNF hanno infatti sottolineato che ricalibrare la preparazione dal doppio orale al modello pre-covid sarebbe, a 6 mesi dalla data teorica degli scritti, troppo oneroso Per questo motivo riteniamo di poter valutare attentamente le perplessità dell'avvocatura , dichiara al Dubbio il viceministro della Giustizia, non escludiamo dunque di poter prevedere che per la sessione 2023 permanga il sistema adottato durante la pandemia. D'altronde, come ministero, la nostra priorità è essere in sintonia con i bisogni e le necessità delle categorie , assicura Sisto. Che ribadisce Valuteremo con molto scrupolo le richieste avanzate dal Consiglio nazionale forense e dall'Associazione giovani avvocati . A tal fine sarà necessario un apposito atto normativo che estenda l'efficacia del d.l. n. 31/2021 .