Gratuito patrocinio: il Viceministro Sisto sulla necessità di aggiornamento dei limiti di reddito

Tra i quesiti posti al Viceministro Sisto, durante il question time alla Commissione giustizia della Camera, emerge con molta rilevanza quello inerente l’aggiornamento dello strumento del gratuito patrocinio.

Ed è proprio l'Onumero Devis Dori ad evidenziare le problematiche che riguardano il gratuito patrocinio, lo strumento che garantisce ai non abbienti la possibilità di accedere alla giustizia. Viene chiesto, a riguardo un aggiornamento, «perché da troppi anni non viene aggiornato c'è un grande ritardo rispetto all'adeguamento dei limiti di reddito per l'ammissione» al suddetto beneficio, considerando poi, il caro vita che continua ad aumentare. L'articolo 77, d.P.R. numero 115/2002 Adeguamento dei limiti di reddito per l'ammissione - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia prevede che «i limiti di reddito sono adeguati ogni due anni in relazione alla variazione, accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, verificatasi nel biennio precedente, con decreto dirigenziale del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze». Il Viceministro Sisto, rispondendo al quesito in esame, ha evidenziato che l'ultimo aggiornamento è stato effettuato con decreto interdirigenziale in data 23 luglio 2020. Quest'ultimo si riferisce alla variazione dell'indice ISTAT per il periodo che va dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2018. Indi per cui vi è la necessità di un aggiornamento a riguardo. Ma lo stesso Sisto ha specificato che si è già intervenuti a riguardo, in quanto «è stato già predisposto il decreto, sottoscritto dal Capo del Dipartimento per gli Affari di giustizia e dalla Ragioneria generale dello Stato, in corso di perfezionamento attraverso il controllo di legittimità della Corte dei conti e il controllo di regolarità contabile l'Ufficio centrale del Bilancio del Dipartimento della ragioneria generale dello Stato». E conclude sottolineando che nel suddetto periodo di adeguamento, dai dati acquisiti dall'ISTAT, «vi è stata una variazione in diminuzione dell'indice dei prezzi del consumo per le famiglie di operai ed impiegati pari allo 0,1%» di cui «si è pertanto tenuto conto ai fini dell'adeguamento del limite di reddito previsto dall'articolo 76 Dpr 115/2009 che dovrebbe quindi passare dagli euro annuali 11.746,88 ad euro 11.734,93».