Due nuove relazioni del Massimario: conclusioni scritte del P.G. nella disciplina emergenziale e rapporto tra inammissibilità del ricorso e improcedibilità

La Corte di Cassazione ha reso note le due relazioni tematiche dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo, rispettivamente la n. 12 e n. 13 del 2023, aventi ad oggetto, la prima, Gli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali in ordine al rapporto tra inammissibilità del ricorso per cassazione e improcedibilità”, la seconda, Le ricadute processuali derivanti dal mancato o ritardato deposito delle conclusioni scritte del Procuratore Generale presso la Corte d’appello o presso la Corte di cassazione nella disciplina emergenziale”.

Nella Relazione tematica n. 12/2023 la Corte di Cassazione approfondisce il tema dell' improcedibilità dell'azione penale per superamento dei termini di durata del giudizio di impugnazione e ricorda che il comma 2 dell' art. 2, l. n. 134/2021 , alla lett. a , ha introdotto nel Codice di rito penale l'art. 344- bis ai sensi del quale costituisce causa di improcedibilità dell'azione penale la mancata definizione del giudizio d'appello entro il termine di due anni comma 1 del giudizio di Cassazione entro il termine di un anno comma 2 . Inoltre, viene affrontato il profilo problematico del regime temporale di applicazione della nuova causa di improcedibilità per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione, regolato dai commi 3, 4 e 5 dell'art. 2 della legge cit. Viene anche fatto un confronto tra la dottrina maggioritaria sulla legittimità costituzionale del regime intertemporale e la dottrina minoritaria sull'illegittimità costituzionale del regime intertemporale. La Relazione in oggetto illustra e sottolinea i rapporti tra improcedibilità e inammissibilità dell'atto di impugnazione e, sempre tra i temi principali, le tesi conformi e difformi del primato dell'inammissibilità sull' improcedibilità e dell'improcedibilità sull'inammissibilità dell'impugnazione. Nella Relazione n. 13/2023, dopo aver introdotto il quadro normativo di riferimento, il Massimario approfondisce il tema del rito cartolare in appello introdotto dall' art. 23, d.l. 9 novembre 2020, n. 149 - c.d. Ristori bis” e in Corte di Cassazione previsto dall'art. 83, comma 12- ter , d.l. 17 marzo 2020, n. 18, introdotto, in sede di conversione, dalla l. 24 aprile 2020, n. 27 e succ. mod., poi ulteriormente disciplinato con il c.d. d.l. Ristori n. 137/2020 , convertito con modificazioni dalla l. n. 176/2020 , in particolare viene evidenziata la giurisprudenza sul deposito delle conclusioni del Procuratore Generale sull'omessa formulazione e sulla comunicazione tardiva di quest'ultime in entrambe le sedi cit. .

Relazione n. 12/2023 Relazione n. 13/2023