Il telefono cellulare può considerarsi arma impropria?

Il telefonino è considerato un’arma impropria qualora venga utilizzato come corpo contundente allo scopo di causare una lesione personale. Lo ha ricordato la Cassazione in una recente sentenza.

Il Procuratore generale presso la Corte d'appello di Salerno ricorreva avverso la sentenza con cui il Giudice di pace dichiarava il non doversi procedere nei confronti dell'imputato per il reato lesioni personali di cui all' art. 582 c.p. il PG denunciava violazione di legge in quanto dal capo di imputazione risultava contestata l' aggravante dell'uso di arma impropria , consistente, nel caso di specie, in un telefono cellulare, che veniva scagliato contro la persona offesa. Tale aggravante renderebbe quindi perseguibile d'ufficio il reato , rendendo quindi vana l'intervenuta rimessione. La Corte di Cassazione, investita del ricorso, lo ha ritenuto fondato e accolto dando seguito all'orientamento della giurisprudenza di legittimità che considera arma impropria anche il telefonino , strumento di uso comune nel caso di specie utilizzato come corpo contundente sicuramente idoneo a offendere. Inoltre, risultando l'uso di suddetta arma chiaramente descritto nel capo di imputazione, la competenza spetta altresì al Tribunale . Nel caso di specie, quindi, la Suprema Corte ha annullato la sentenza impugnata senza rinvio, trasmettendo gli atti al Pubblico Ministero territorialmente competente.

Presidente De Gregorio Relatore Catena Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza impugnata il Giudice di pace di Salerno ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di M.H., in relazione al reato di cui all' art. 582 c.p. in quanto improcedibile per intervenuta remissione di querela. 2. Il Procuratore generale presso la Corte di Appello di Salerno ricorre, in data 28/04/2022, deducendo un unico motivo, di seguito enunciato nei limiti di cui all' art. 173 disp. att. c.p.p. , comma 1 2.1 violazione di legge, in riferimento all' art. 582 c.p. , comma 2, art. 585 c.p. , ai sensi dell' art. 606 c.p.p. , lett. b , in quanto nel capo di imputazione risulta contestata in fatto la circostanza aggravante dell'arma impropria - nella specie, un telefono cellulare scagliato contro la persona offesa -, il che rende il reato perseguibile di ufficio. Considerato in diritto Il ricorso del P.G. è fondato e, pertanto, va accolto. Alla luce della giurisprudenza di questa Corte di legittimità, cui il Collegio intende dare continuità, va ribadito come anche un telefono cellulare possa essere utilizzato come arma impropria. In tal senso, infatti, la circostanza aggravante emerge evidente dalla realizzazione di una condotta lesiva attraverso l'uso di uno strumento di uso comune, nella specie utilizzato come corpo contundente e, pertanto, sicuramente idoneo nella sua idoneità offensiva Sez. 5, n. 17942 del 07/02/2020, Delli Santi Salvatore, Rv. 279174 Sez. 5, n. 8640 del 20/01/2016, P.G. in proc. R., Rv. 267713 . Nel caso in esame, peraltro, l'uso del telefono cellulare, scagliato contro la persona offesa, risulta chiaramente descritto dal capo di imputazione, con conseguente competenza per materia del Tribunale in relazione alla contestata fattispecie. Ne discende, pertanto, l'annullamento della sentenza impugnata senza rinvio, con la trasmissione degli atti al pubblico ministero territorialmente competente, per quanto di competenza. P.Q.M. Annulla senza rinvio la sentenza impugnata e dispone trasmettersi gli atti al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno per quanto di competenza.