Dal Garante Privacy multa di 2 milioni per il social network Clubhouse

Il social è basato sulle interazioni vocali, che si svolgono nelle cd. “stanze di conversazione”. Gli utenti possono scegliere di aprire una stanza tematica o di accedere ad una altrui come ascoltatori, con la possibilità di conservare e registrare le conversazioni. Con oltre 90mila utenti in Italia e più di 16 milioni in tutto il mondo, ha acquistato popolarità crescente durante la pandemia da COVID-19.

Diverse le violazioni riscontrate dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, tra le quali una scarsa trasparenza nell’uso dei dati degli utenti, la possibilità che i file audio venissero memorizzati e condivisi senza il consenso delle persone registrate, profilazione e condivisione delle informazioni sugli account senza l’individuazione di una corretta base giuridica, tempi indefiniti di conservazione delle registrazioni effettuate dal social per contrastare eventuali abusi. Oltre alla multa, Clubhouse dovrà ora adottare una serie di misure per correggere il tiro e mettersi in regola. Al social è stato ulteriormente vietato ogni ulteriore trattamento delle informazioni svolto per marketing e profilazione senza uno specifico consenso. Gli utenti dovranno in futuro essere informati, al momento dell’ingresso in una stanza di conversazione, della possibilità che la chat venga registrata. La società proprietaria del social dovrà poi integrare l’informativa privacy, specificando quale base giuridica si applichi ad ogni finalità del trattamento, i tempi di conservazione dei dati personali e dei file audio, le informazioni necessarie riguardo al “rappresentante designato”, la figura prevista dal Gdpr per le società che non sia stabilita in alcuno degli Stati membri europei.