Il Governo ha presentato un emendamento in Commissione Giustizia al Senato per la conversione del d.l. n. 162 che ha introdotto il reato di rave party.
Con quest’emendamento al decreto-legge anti-rave, il Governo perfeziona la norma , rendendo più efficace il contrasto delle condotte illecite che si vuole perseguire . Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio , dopo il deposito di un emendamento del Governo alla legge di conversione del d.l. n. 162 31 ottobre 2022. Il testo proposto dal Governo introduce l’art. 633- bis c.p., quindi un nuovo reato contro il patrimonio l’art. 633 c.p. punisce l’invasione di terreni e edifici , mentre nell’originaria previsione del decreto legge il reato di rave era qualificato come reato contro l’incolumità pubblica. La nuova norma si riferisce alle occupazioni , escluse quelle studentesche e le altre manifestazioni pubbliche, e viene ricollegata alla violazione delle disposizioni in materia di sicurezza ed igiene negli eventi e di quelle in tema di stupefacenti . Gli organizzatori dei rave party sono i destinatari delle pene più rigorose da 3 a 6 anni di reclusione e multa da mila a 10mila euro , mentre i partecipanti saranno punibili ai sensi dell’art. 633 c.p. Resta la previsione della confisca obbligatoria delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, nonché delle cose che ne sono il prodotto o il profitto.