Sul tavolo di CNF e istituzioni le priorità per gli avvocati

Equo compenso e rapporto con la magistratura sono solo due tra le istanze provenienti dagli avvocati ed esplicitate dalla presidente Maria Masi al plenum del CNF tenutosi a Roma il 18 novembre scorso, con la partecipazione del Viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto e del Sottosegretario Andrea Ostellari.

Tra le diverse istanze provenienti dai professionisti, sicuramente l’approvazione della legge sull’ equo compenso rappresenta quella di più premente necessità, ciò anche a parere del Viceministro, che auspica possa andare a breve in Senato. Tra le ulteriori necessità anche quella di riconoscere alla professione un rinnovato ruolo all’interno delle istituzioni del Ministero, allo svolgimento delle cui attività gli avvocati offrono il loro contributo, necessario soprattutto in quei ruoli funzionali alla redazione delle norme. Anche affinché il rapporto avvocatura-magistratura possa trovare nuovo equilibrio, il Consiglio auspica che il ruolo della professione ottenga finalmente un esplicito riconoscimento costituzionale e che sul fronte delle riforme civile e penale siano applicati i correttivi necessari per raggiungere gli standard di efficienza imposti dal PNRR. Sul caldo tema delle carceri, il Viceministro ha ricordato dello stanziamento di due milioni di euro per l’ assistenza psicologica dei detenuti e un milione per quello alla polizia penitenziaria. Essenziale, dice infine il Viceministro in un suo intervento, cautelarsi che le riforme garantiscano pur sempre il principio del giusto processo dettato dalla Costituzione. L’avvocatura deve essere il vigile controllore che questi assetti di equilibrio costituzionale siano rispettati .