Elezioni del CNF in vista: quali sono gli adempimenti richiesti agli Ordini?

Il Consiglio Nazionale Forense attualmente in carica scadrà il 31 dicembre 2022. In vista di tale data e della necessità di provvedere all’elezione del nuovo Consiglio, il Ministero della Giustizia ha indicato ai COA gli adempimenti da porre in essere.

Con una nota di qualche giorno fa, il Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli affari di giustizia ha invitato i Presidenti degli Ordini territoriali a provvedere alla convocazione del Consiglio per l’elezione dei membri del CNF e per l’adempimento delle successive formalità di comunicazione dei risultati al Ministero stesso. Secondo quanto previsto dalla legge professionale forense infatti, vista l’imminente scadenza della carica dell’attuale CNF, gli Ordini devono provvedere alla convocazione del Consiglio in modo da poter procedere alle elezioni nei 15 giorni precedenti alla scadenza del 31 dicembre 2022. In considerazione delle festività, la nota del Ministero invita a fissare la data della seduta consiliare a ridosso del 16 dicembre. Ogni distretto di Corte d’appello elegge 1 o 2 componenti, a seconda del numero degli iscritti all’albo 1 rappresentante per i distretti con meno di 10mila iscritti e 2 rappresentanti per i distretti con più di 10mila iscritti . Possono essere eletti i professionisti iscritti all’albo speciale cassazionisti che non abbiano riportato nei 5 anni precedenti condanna esecutiva, anche non definitiva, ad una sanzione disciplinare più grave dell’avvertimento. Sono invece incompatibili con la carica di membro del Consiglio nazionale i componenti del Consiglio locale, del Consiglio di amministrazione o del Comitato dei delegati di Cassa Forense, nonché i membri del Consiglio distrettuale di disciplina. Le elezioni si svolgeranno presso ciascun Consiglio dell’Ordine, esprimendo il voto per un solo candidato, anche nei casi in cui il distretto sarà rappresentato da due consiglieri in questo caso saranno eletti i primi due candidati con maggior numero di voti .    

Comunicazione del Ministero della Giustizia, 10 novembre 2022