Sull’ergastolo ostativo la Consulta restituisce gli atti alla Cassazione

Dopo due rinvii disposti per concedere al legislatore il tempo necessario al fine di intervenire sulla materia, la Corte Costituzionale ha nuovamente esaminato, in camera di consiglio, le questioni di legittimità costituzionale, sollevate dalla Corte di Cassazione, sulla disciplina del cosiddetto ergastolo ostativo.

Il tema era già stato affrontato dalla Consulta con le ordinanze n. 97/2021 v. la news La Consulta al Parlamento rinviata al 10 maggio 2022 la discussione sull'ergastolo ostativo e 122/2022 v. la news Ergastolo ostativo la Corte Costituzionale accoglie l'istanza dell'Avvocatura dello Stato e rinvia a novembre l'udienza , con le quali era stata rinviata la decisione sulle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Cassazione in tema di ergastolo ostativo . Con la camera di consiglio di ieri, 8 novembre 2022, la Consulta ha disposto la restituzione degli atti alla Corte di Cassazione in virtù dell'entrata in vigore del d.l. n. 162 del 31 ottobre 2022 che dispone misure urgenti sulla materia. Oggetto di scrutinio sono le disposizioni che non consentono al condannato all'ergastolo per delitti di contesto mafioso , che non abbia utilmente collaborato con la giustizia, di essere ammesso al beneficio della liberazione condizionale , pur dopo aver scontato la quota di pena prevista e pur risultando elementi sintomatici del suo ravvedimento . Le disposizioni introdotte dal legislatore con il d.l. n. 162 cit. incidono immediatamente e direttamente sulle norme oggetto del giudizio di legittimità costituzionale, trasformando da assoluta in relativa la presunzione di pericolosità che impedisce la concessione dei benefici e delle misure alternative a favore di tutti i condannati anche all'ergastolo per reati cosiddetti ostativi”, che non hanno collaborato con la giustizia. Costoro sono ora ammessi a chiedere i benefici, sebbene in presenza di nuove, stringenti e concomitanti condizioni, diversificate a seconda dei reati che vengono in rilievo . Nell'attesa del deposito delle motivazioni della decisione, sarà la Cassazione a verificare gli effetti della normativa sopravvenuta sulla rilevanza delle questioni sollevate e a procedere, eventualmente, ad una nuova valutazione sulla loro non manifesta infondatezza.