«La situazione si fa davvero allarmante nonostante i concorsi già banditi, considerando i magistrati annualmente in uscita per anzianità, dimissioni o altro e il fatto che ai prossimi vincitori di concorso saranno conferite le funzioni non prima dell’estate del 2024, si arriverà presto a una scopertura di oltre il 20% circa 2.000 unità in meno , il doppio rispetto al 2019». Questo il quadro tracciato dal vice Presidente del CSM David Ermini nel corso del XXXV Congresso nazionale ANM.
«Dalle riforme occorre ripartire, e dal nitido appello che il presidente Sergio Mattarella, in occasione del giuramento dopo la rielezione, ha rivolto a magistratura e avvocatura, chiamate – queste le sue parole – “ad assicurare che il processo riformatore si realizzi, facendo recuperare appieno prestigio e credibilità alla funzione giustizia”. Prestigio e credibilità richiedono una giustizia di qualità, che non può prescindere dall’efficienza, se per efficienza – come credo – si deve intendere la capacità di dare risposte meditate e ponderate alle istanze dei cittadini in tempi certi e ragionevolmente rapidi». Così il vice Presidente del CSM David Ermini nel corso del XXXV Congresso nazionale ANM, tenutosi a Roma dal 14 al 16 ottobre 2022. La tre giorni di dibattiti e approfondimenti era dedicata al tema «Diritti e giurisdizione al tempo della ripresa» ed è stata «una straordinaria occasione di approfondimento sui compiti che la Giurisdizione, quale indefettibile e fondamentale aspetto dello Stato democratico, assume nella prospettiva della costruzione o ri-costruzione di assetti capaci di restituire o arricchire l’efficienza della risposta ai bisogni di tutela dei diritti». Durante l’evento si è parlato delle «riforme del sistema giudiziario, con attese di miglioramento dei tassi di efficienza, ma non prima di una riflessione sulla cornice costituzionale della magistratura, in specie sulla sua attualità per verificare se abbiano o meno fondatezza i dubbi che in taluni momenti del dibattito pubblico affiorano in merito ad una sua asserita inadeguatezza rispetto alle esigenze della contemporaneità». Con l’occasione, il vice Presidente del CSM David Ermini ha voluto richiamare l’attenzione del nuovo Governo sulle carenze di organico che affliggono la magistratura tra i magistrati in uscita e la discrepanza temporale tra l’esito dell’ultimo concorso e l’effettivo conferimento di funzioni previsto non prima dell’estate 2024 , si rischia uno scoperto di circa 2mila unità. Da questa considerazione l’appello perché il nuovo Governo prenda sul serio la questione degli organici e trovi soluzioni per comprimere i tempi tra bando e presa di possesso negli uffici.