Durata dei processi: i dati del Ministero evidenziano un netto miglioramento

Il monitoraggio sulla giustizia, condotto dal Ministero sulla base degli indicatori PNRR nel primo semestre 2022, registra valori in miglioramento. I dati, che saranno condivisi con la Commissione europea, mostrano una riduzione della durata dei processi e un calo significativo dell’arretrato civile in appello.

Il Ministero della Giustizia ha reso noti i dati emersi nella Relazione semestrale elaborata dalla Direzione generale di statistica e analisi organizzativa – Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione, nell’ambito del monitoraggio continuo previsto dal PNRR. I dati annuali saranno pubblicati ad aprile 2023, ma per il momento è evidente un trend in miglioramento per quanto riguarda la giustizia in Italia. Rispetto al 2019, si è ridotta la durata dei processi - misurata con il disposition time, l’indicatore dato dal rapporto tra pendenze e procedimenti definiti – sia civili che penali. Si registra inoltre un calo significativo dell’arretrato civile in appello e, in misura più contenuta, anche nei tribunali. Nello specifico, al 30 giugno 2022, i dati dimostrano disposition time nel civile -18,4% disposition time nel penale -13,9% arretrato nel civile in Tribunale -6,7% arretrato nel civile in Corte di Appello -24,1% molto positivo l’andamento del disposition time in Corte di Cassazione, con una riduzione rispetto alla baseline del 25,1% nel civile e del 23,3% nel penale. «La prospettiva e l’auspicio è che la tendenza possa consolidarsi nei prossimi semestri in cui gli uffici giudiziari potranno contare sulla piena operatività degli addetti dell’Ufficio per il processo, entrati in servizio a partire da fine febbraio», si legge nel comunicato di via Arenula. Difatti, «gli impegni concordati con la Commissione europea prevedono una riduzione della durata dei processi del 40% nel civile e del 25% nel penale, rispetto ai valori di partenza del 2019 entro giugno 2026. Inoltre, tra gli obiettivi da conseguire è previsto l’abbattimento del 90% dell’arretrato. Per seguire l’andamento di tali impegni il Governo italiano, nell’ottica del continous monitoring, dovrà rendere disponibili ogni anno ad ottobre i dati relativi al primo semestre dell’anno e ad aprile dell’anno successivo quelli consolidati annuali, attraverso l’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR del Ministero della Giustizia».  

Continous monitoring, primo semestre 2022