La riforma della giustizia ottiene il via libera dal Consiglio dei Ministri

Definitivo il sì del CDM sulla riforma della giustizia, che nell’incontro di ieri si è occupato anche di altri temi caldi, come la nota di aggiornamento del DEF.

Riforma della Giustizia Un'importante pagina si è aperta ieri nel CDM, che su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, ha approvato, in esame definitivo, 3 decreti legislativi di attuazione della riforma della giustizia civile e penale e dell'ufficio per il processo . I testi tengono conto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari. Sul decreto relativo all'efficienza del processo penale si è tenuto conto anche del parere espresso della Conferenza unificata ed è stato sentito il Garante per la protezione dei dati personali. Con il parere definitivo del Consiglio dei Ministri, il Ministro Cartabia ha commentato dicendo che ora le riforme della giustizia, fondamentali per il PNRR, sono state approvate in via definitiva. Sono riforme importanti e di sistema, che agiscono in profondità e che nel tempo restituiranno al Paese una giustizia più vicina ai bisogni dei cittadini . Le misure approvate garantiranno una riduzione dei tempi di durata del 40% nel settore civile e del 25% in quello penale, a partire dal 2026. Dunque, ci saranno più udienze online e giudizi meno lunghi nel civile, giustizia riparativa e riti alternativi nel penale, nonché più personale che aiuterà il magistrato nella definizione dei giudizi. Rimane aperta, la questione della riforma dell' ordinamento giudiziario , con l'eccezione della legge elettorale per il rinnovo del CSM applicata per la prima volta pochi giorni fa. Con i 3 decreti legislativi sono state recepite le modifiche sollecitate dal Parlamento sulla giustizia civile e la più importante riguarda l'aumento di competenza per i giudici di pace la competenza è elevata, per le cause relative a beni mobili, a 10.000 euro, e fino a 25.000 per le controversie relative a incidenti stradali. Una volta che i testi veranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale, i nostri autori approfondiranno la riforma della giustizia in ogni suo aspetto. Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza NADEF 2022, con la quale viene prospettato lo scenario a legislazione vigente senza definire gli obiettivi programmatici di finanza pubblica per il triennio 2023-2025. Viene specificato come l'economia italiana abbia registrato 6 trimestri di crescita e che le prospettive adesso risultano meno favorevoli in ragione del marcato rallentamento dell'economia globale e di quella europea, soprattutto per l'aumento dei prezzi dell'energia, l'inflazione e l'attuale situazione geopolitica. È stato previsto per l'anno corrente che il livello del PIL aumenti del 3,3%, maggiormente rispetto alla previsione del 3,1% prevista dal DEF in aprile, grazie alla crescita superiore al previsto registrata nel primo semestre, nonostante una lieve flessione del PIL nella seconda metà dell'anno. È stato inoltre segnalato che per effetto del positivo andamento delle entrate e della moderazione della spesa primaria sin qui registrati quest'anno, si prevede che l'indebitamento netto deficit tendenziale scenda dal 7,2% del 2021 al 5,1% del 2022. Anche il rapporto debito/PIL è previsto in netto calo quest'anno, al 145,4% dal 150,3% del 2021, con un ulteriore sentiero di discesa negli anni a seguire fino ad arrivare al 139,3% nel 2025. Scenario invece per il 2023 , a causa dell'indebolimento del ciclo internazionale ed europeo, si prevede una crescita che scenderà allo 0,6% rispetto al 2,4% programmatico del DEF di aprile. Queste previsioni sono improntate, come per i precedenti documenti di programmazione, a un approccio prudenziale e non tengono conto dell'azione di politica economica che potrà essere realizzata con la prossima legge di bilancio e con altre misure. Lotta contro le frodi nell'unione europea Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della giustizia Marta Cartabia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo n. 75/2020 , di attuazione della direttiva UE 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale . Il testo interviene, apportando alcune modifiche relativamente alla disciplina del reato di appropriazione indebita da parte del funzionario pubblico in tema di congelamento e confisca degli strumenti e dei proventi dei reati o di beni di valore corrispondente in tema d'indebita percezione di erogazioni a carico totale o parziale del Fondo europeo agricolo di garanzia e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale in merito ai reati concernenti le dichiarazioni IVA. Enti sportivi professionistici l Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo n. 36/2021 , recante il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici nonché di lavoro sportivo . In particolare, il decreto introduce modifiche che definiscono un quadro normativo chiaro e univoco, in grado di contemperare le esigenze di tutela del lavoro e della salute dei lavoratori dello sport con la stabilità e la sostenibilità del sistema sportivo dilettantistico, riducendo il rischio del contenzioso.