Cambiano le regole di accesso al concorso in magistratura: sarà possibile partecipare subito dopo la laurea

A partire dal prossimo bando, sarà possibile l’accesso al concorso in magistratura per tutti coloro che sono in possesso di una laurea in giurisprudenza, senza più l’obbligo di frequenza di tirocini o scuole di specializzazione.

Le regole per l' accesso al concorso in magistratura cambiano e sarà possibile partecipare subito dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza . Verrà anche introdotto la possibilità di utilizzare il computer per lo svolgimento delle prove scritte. A cominciare già dal prossimo bando, entreranno in vigore le nuove regole, il cui requisito primario sarà quello della sola laurea in giurisprudenza, senza più alcun obbligo di frequenza di tirocini o scuole di specializzazione per le professioni legali. Queste importanti novità sono contenute nel decreto Aiuti ter , approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, con il preciso obiettivo di rendere più veloci le procedure di assunzione dei nuovi magistrati. Le regole così enunciate sono in linea con i dettami del PNRR , per attuare la riduzione dei tempi dei processi e di smaltimento dell'arretrato e per accelerare le procedure di reclutamento, come fortemente voluto dal Ministro della Giustizia , Marta Cartabia , in risposta ai numerosi posti vacanti degli uffici giudiziari. Dal prossimo concorso in poi, le prove scritte potranno svolgersi tramite strumenti informatici, con modalità da definire con decreto ministeriale. Sempre al fine di accelerare i tempi di definizione dei concorsi, si prevede che i professori universitari , membri della commissione di concorso, possano d'ora in poi chiedere direttamente al proprio ateneo, e senza necessità di un decreto ministeriale, l'esonero parziale o totale dall'attività didattica, così da dedicarsi a tempo pieno alle prove concorsuali.