Quando la disinformazione è etica

Tra il 26 e 30 settembre 2022, 246 mila avvocati saranno chiamati al voto per il rinnovo del Comitato dei Delegati di Cassa Forense, la quale, nonostante numerose richieste, non ha ancora pubblicato il testo della bozza di riforma della previdenza forense con gli emendamenti presentati.

Direi che la disinformazione è istituzionalizzata se è vero, com'è vero, che l'art. 29 del Codice Etico, che Cassa Forense si è data, così recita I componenti degli Organi collegiali della Cassa sono tenuti al rispetto del presente Codice, improntando la propria condotta ai valori di onestà, integrità, lealtà, e correttezza. Ai componenti degli Organi collegiali è richiesto in particolare - di non divulgare le informazioni conosciute per ragioni di ufficio, ivi compreso il contenuto dei documenti propedeutici o comunque predisposti relativamente agli argomenti oggetto di discussione e di studio negli Organi Collegiali. Ogni comunicazione all'esterno deve essere resa nel rispetto delle leggi e delle pratiche di condotta a salvaguardia delle informazioni sensibili e riservate [ ] Si sa per certo che verrà esercitata l' opzione al sistema di calcolo contributivo della pensione . Io sono sempre stato favorevole all'esercizio di questa opzione ma, dopo tanti anni di inutile attesa, i numeri dell'avvocatura italiana rendono l'opzione al contributivo molto problematica. immagine Senza calcolare i fantasmi, cioè coloro che nemmeno inviano il Modello 5 che sono 15.955, da reddito inferiore a zero sino a 19.931 annui ci sono 124.598 avvocati, pari al 55,1% del totale. Ora dobbiamo cercare di far capire come funziona il sistema di calcolo contributivo della pensione. Il lavoratore dipendente accantona, anno per anno, il 33% del suo reddito imponibile, l'avvocato il 15% con il contributo soggettivo perché il 4% sul volume d'affari IVA non viene calcolato agli effetti della pensione il tutto viene rivalutato in base ad un tasso di capitalizzazione legato alla dinamica quinquennale del PIL. Alla data del pensionamento, all'ammontare complessivo degli accantonamenti, il cd. montante contributivo, si applica un coefficiente di trasformazione che varia con il variare dell'età e determina l'importo annuo lordo della pensione. Sia per il lavoratore dipendente che per l'avvocato ci sono dei massimali. Nel sistema di calcolo contributivo della pensione non è prevista l'integrazione al trattamento minimo, tuttavia al pensionato dipendente può essere attribuita una quota di assegno sociale a condizioni agevolate. Il minimo vitale INPS, per il 2022 è pari, ad 468,11 per 13 mensilità. A tale importo potranno essere adeguate le pensioni contributive inferiori. Grosso modo possiamo dire che, mediamente, la pensione contributiva è inferiore del 50% alla pensione retributiva. Nel caso di Cassa Forense si dovrebbe quindi calcolare, in via preventiva, quante saranno le pensioni contributive inferiori alla soglia di 468,11 per 13 mensilità e il costo del relativo adeguamento. Sulla base della situazione reddituale sopra richiamata, posso dire che tutte le 124.598 future pensioni potrebbero risultare inferiori al minimo vitale INPS e questo comporterebbe per Cassa Forense enormi problemi di copertura se dovesse essere tenuta ad allinearsi al sistema generale INPS e cioè ad allineare tutte le pensioni inferiori al minimo vitale appunto al minimo vitale. Per cercare di ovviare, almeno in parte, a questo si potrebbe deviare sul montante contributivo tutto o quasi l'apporto dato dal contributo integrativo del 4% sul volume d'affari. Ecco perché sarebbe per gli iscritti fondamentale, prima del voto, poter conoscere il testo della bozza di riforma previdenziale con gli emendamenti presentati per capire dove si andrà a finire e se non sia il caso di pensare ad altre soluzioni. Non credo che l'etica stia nella disinformazione e quindi anche quel passaggio del codice etico vigente andrebbe quanto prima riformulato. In questi giorni molti colleghi mi chiedono se vi siano liste indipendenti . Per conoscere le liste, che sono state ammesse, ogni collega dovrà andare sul sito del proprio Ordine e troverà le liste ammesse. Sul sito di CF troverà poi l'elenco dei Delegati che hanno ricevuto incarichi nei vari comitati consultivi. Più difficile capire quali siano le liste indipendenti cioè di non diretta ispirazione ordinistica o delle associazioni cd. maggiormente rappresentative o delle unioni delle curie. A mia conoscenza segnalo la lista n. 5 a Bari e la lista n. 3 nel Veneto disponibile a segnalare anche le altre se ne sarò informato per tempo.