RASSEGNA DELLE SEZIONI CIVILI DELLA CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA 25 MAGGIO 2015, N. 10750 OPERE PUBBLICHE APPALTO DI - FORMAZIONE DEL CONTRATTO - STIPULAZIONE DEL CONTRATTO - IN GENERE. Aggiudicazione provvisoria e definitiva - Diversità di natura e di effetti. In tema di pubblici appalti, secondo alcune sequenze procedimentali adottate dalle stazioni appaltanti e le conseguenti previsioni del bando di gara, l’aggiudicazione provvisoria - che ha natura di atto endoprocedimentale, benché generi tra le parti situazioni giuridiche preliminari tutelabili in sede giurisdizionale - non può mai determinare l’instaurazione del rapporto contrattuale finale tra la stazione appaltante e l’aggiudicatario, potendo tale risultato raggiungersi solo con l’aggiudicazione definitiva, che non è atto meramente confermativo o esecutivo ma è un provvedimento affatto autonomo e diverso rispetto all’aggiudicazione provvisoria anche quando ne recepisca interamente i contenuti . Mancano precedenti specifici. SEZIONE PRIMA 25 MAGGIO 2015, N. 10749 IMPUGNAZIONI CIVILI - CASSAZIONE RICORSO PER - MOTIVI DEL RICORSO - TRAVISAMENTO DI FATTI. Travisamento della prova - Nozione - Incidenza su un punto decisivo della controversia - Necessità - Fattispecie. In tema di giudizio di cassazione, ove il ricorrente abbia lamentato un travisamento della prova, solo l’informazione probatoria su un punto decisivo, acquisita e non valutata, mette in crisi irreversibile la struttura del percorso argomentativo del giudice di merito e fa escludere l’ipotesi contenuta nella censura infatti, il travisamento della prova implica, non una valutazione dei fatti, ma una constatazione o un accertamento che quella informazione probatoria, utilizzata in sentenza, è contraddetta da uno specifico atto processuale. Nella specie, la S.C. ha rigettato il ricorso osservando che le informazioni contenute nella relazione di CTU in ordine alla tipologia di fondamenta ritenute più idonee alla realizzazione di alcuni alloggi appaltati dallo IACP, diverse rispetto a quelle imposte dal capitolato inter partes”, non erano decisive ai fini dell’accoglimento delle censure formulate dalla ditta appaltatrice . Si richiamano a Sez. 3, Sentenza 12362/2006 la denuncia di travisamento del fatto - che costituisce motivo di revocazione ai sensi dell’art. 395 Cpc e non di ricorso per cassazione - è incompatibile con il giudizio di legittimità perché implica la valutazione di un complesso di circostanze che comportano il rischio di una rivalutazione del fatto non consentita al giudice di legittimità. Diversa è l’ipotesi di travisamento della prova che implica, non una valutazione, ma una constatazione o accertamento che quella informazione probatoria utilizzata in sentenza, è contraddetta da uno specifico atto processuale. b Sez. 2, Sentenza 2174/1982 il travisamento dei fatti da parte del giudice del merito, ravvisabile nell’avere questi data per pacifica una circostanza che invece risulti contestata, può costituire motivo di ricorso per Cassazione quando si risolva in un difetto di motivazione su un punto decisivo della controversia. c Sez. 2, Sentenza 433/1982 è denunciabile mediante ricorso per Cassazione, ai sensi dell’art. 360 n. 5 Cpc, l’omesso esame di un documento che dia la prova del diritto azionato, ritenuta invece carente dal giudice del merito, poiché l’indicata omissione non dà luogo ad un travisamento del fatto impugnabile con istanza di revocazione, bensì alla mancata considerazione del fatto decisivo rappresentato dal documento non esaminato, che si riflette sulla motivazione, viziandola.