RASSEGNA DELLE SEZIONI UNITE CIVILI DELLA CASSAZIONE

SEZIONI UNITE ORDINANZA 28 MAGGIO 2015, N. 11131 ENTI PUBBLICI - LOCALI - IN GENERE. Cariche elettive - Sospensione ex art. 11 del D.Lgs. 235/2012 - Impugnazione - Devoluzione al giudice ordinario - Fondamento - Fattispecie. ENTI PUBBLICI - LOCALI - IN GENERE. Cariche elettive - Sospensione ex art. 11 del D.Lgs. 235/2012 - Impugnazione - Devoluzione al giudice ordinario - Fondamento - Fattispecie. • In tema di enti pubblici locali nella specie, Comune , la sospensione dalla carica elettiva nella specie, Sindaco , a norma dell’art. 11 del D.Lgs. 235/2012, consegue direttamente ed esclusivamente alla condanna penale dell’eletto nella specie, per abuso d’ufficio , in quanto il decreto prefettizio che accerta la sussistenza della causa di sospensione è provvedimento non discrezionale, ma vincolato. Pertanto, l’impugnazione della sospensione rientra nella giurisdizione ordinaria a tutela del diritto soggettivo di elettorato passivo, che non si esaurisce con la partecipazione all’elezione, ma si estende allo svolgimento della funzione elettiva. • In tema di enti pubblici locali nella specie, Comune , la sospensione dalla carica elettiva nella specie, Sindaco , a norma dell’art. 11 del D.Lgs. 235/2012, consegue direttamente ed esclusivamente alla condanna penale dell’eletto nella specie, per abuso d’ufficio , in quanto il decreto prefettizio che accerta la sussistenza della causa di sospensione è provvedimento non discrezionale, ma vincolato. Pertanto, l’impugnazione della sospensione rientra nella giurisdizione ordinaria a tutela del diritto soggettivo di elettorato passivo, che non si esaurisce con la partecipazione all’elezione, ma si estende allo svolgimento della funzione elettiva. Si richiamano a Sez. U, Ordinanza 5574/2012 in materia di contenzioso amministrativo, sono devolute al giudice ordinario le controversie concernenti l’ineleggibilità, la decadenza e l’incompatibilità, in quanto volte alla tutela del diritto soggettivo perfetto inerente all’elettorato passivo né la giurisdizione del giudice ordinario incontra limitazioni o deroghe per il caso in cui la questione di eleggibilità venga introdotta mediante impugnazione del provvedimento nella specie, delibera di decadenza dalla carica di consigliere per incompatibilità adottata dal Consiglio Superiore della Magistratura , perché, anche in tale ipotesi, la decisione verte non sull’annullamento dell’atto amministrativo, bensì sul diritto soggettivo perfetto inerente all’elettorato attivo o passivo. b Sez. 1, Sentenza 16052/2009 la sospensione di diritto dalla carica di consigliere comunale, a seguito di sentenza di condanna non definitiva per uno dei delitti previsti dall’art. 59, comma 1, lett. a , del D.Lgs. 267/2000, non decorre dalla data della pubblicazione della sentenza di condanna, ma dalla comunicazione del provvedimento di sospensione emesso dal Prefetto al Consiglio comunale ciò sulla base dell’interpretazione letterale e della ratio” della disposizione, anche alla luce dei successivi commi 3 e 4 dello stesso art. 59, secondo cui l’intervento del Prefetto non è meramente dichiarativo, ma costitutivo dell’efficacia della sospensione.