RASSEGNA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

EU C 2018 322, C-642/16 17 MAGGIO 2018 TUTELA DEL COPYRIGHT - TUTELA DEI CONSUMATORI - GARANZIA DELLA PROVENIENZA. Esaurimento del diritto conferito dal marchio – Importazione parallela – Ricondizionamento del prodotto munito del marchio – Nuova etichettatura – Requisiti applicabili ai dispositivi medici. L’art. 13 § .12 Regolamento CE n. 207/2009 marchio comunitario , dev’essere interpretato nel senso che il titolare di un marchio non può opporsi all’ulteriore commercializzazione, da parte di un importatore parallelo, di un dispositivo medico nel suo imballaggio esterno ed interno d’origine laddove sia stata apposta, da parte dell’importatore, un’etichetta aggiuntiva, del genere di quella oggetto del procedimento principale, la quale, alla luce del suo contenuto, della sua funzione, delle sue dimensioni, della sua presentazione e della sua collocazione non presenti rischi per la garanzia di provenienza del dispositivo medico munito del marchio. La lite verte sui rapporti tra la titolare del controverso marchio di cerotti e la sua distributrice in Germania che aveva omesso di informarla sulla reimportazione del prodotto da un altro Stato membro, dandone atto, senza oscurare il marchio originale, con l’apposizione di un’ulteriore etichetta. Ciò costituiva una garanzia di provenienza che rientra nei fini di tutela del consumatore prefissi dalla normativa in esame. Sul tema EU C 2007 249 e 2002 246. EU C 2018 321, C-566/16 17 MAGGIO 2018 IVA – PMI - RETROATTIVITÀ DEL REGIME SPECIALE - LIMITI. Regime di franchigia – Obbligo di optare per l’applicazione del regime speciale nell’anno civile di riferimento. Il diritto dell’UE deve essere interpretato nel senso che non osta ad una normativa nazionale che escluda l’applicazione di un regime speciale di assoggettamento all’imposta sul valore aggiunto che prevede una franchigia per le piccole imprese – adottato conformemente alle disposizioni della sezione 2 del capo 1 del titolo XII della direttiva 2006/112/CE IVA – ad un soggetto passivo che soddisfi tutte le condizioni sostanziali, ma che non si sia avvalso della facoltà di optare per l’applicazione di detto regime contemporaneamente alla dichiarazione di inizio delle sue attività economiche all’amministrazione tributaria. I principi cardine sottesi alla fattispecie sono già stati codificati dalle EU C 2015 454 e 2004 512. EU C 2018 264, C-152/17 19 APRILE 2018 APPALTI PUBBLICI - SETTORI SPECIALI - REVISIONE TARIFFE - MANCATO RISPETTO DELLE NORME DELL’UE - ITALIA. Procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia, degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali – Obbligo di revisione del prezzo dopo l’aggiudicazione dell’appalto – Mancanza di un siffatto obbligo nella direttiva 2004/17/CE o derivante dai principi generali sottesi all’articolo 56 TFUE ed alla direttiva 2004/17/CE – Servizi di pulizia e di mantenimento del decoro collegati all’attività di trasporto ferroviario –Mancanza di precisazioni sufficienti sul contesto di fatto della controversia nel procedimento principale nonché sulle ragioni che giustificano la necessità di una risposta alle questioni pregiudiziali – Irricevibilità – Disposizioni del diritto nazionale che non attuano il diritto dell’UE – Incompetenza. La direttiva 2004/17/CE, che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia, degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali, come modificata dal regolamento UE n. 1251/2011 e i principi generali ad essa sottesi devono essere interpretati nel senso che essi non ostano a norme di diritto nazionale, come quelle di cui al procedimento principale, che non prevedono la revisione periodica dei prezzi dopo l’aggiudicazione di appalti rientranti nei settori considerati da tale direttiva. La pregiudiziale, sollevata dal nostro Consiglio di Stato, verte sulla compatibilità degli articolo 115 e 206 Dlgs 163/06 con gli articolo 3, 26, 56-58 e 110 TFUE e con la D.2004/17 laddove esclude la revisione dei prezzi negli appalti relativi a settori speciali come quelli in esame meglio descritti in epigrafe. Sul tema EU C 2017 597 e 2016 634 nella rassegna del 30/9/16. È analoga alla EU C 2018 263, C-65/17 del 19/4/18, sempre relativa alla nostra normativa, sulla par condicio negli appalti di servizi sanitari e sociali.