RASSEGNA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

SEZ. III CASO PAKHTSUVOV comma RUSSIA 16 MAGGIO 2017, RIcomma 11800/10 DIRITTI DEI DETENUTI VISITE FAMILIARI DINIEGO DETENZIONE DI BREVE DURATA. Le visite familiari devono essere sempre consentite anche se la detenzione è di breve durata. Il ricorrente si lamentò di non aver potuto ricevere le visite dei suoi parenti durante i 15 giorni di detenzione amministrativa cui fu condannato per aver continuato ad esercitare la professione di tassista anche dopo il ritiro della licenza. Gli furono rifiutate in tutti i gradi di giudizio sia perché non previste dalla legge interna sia perché non aveva indicato con sufficiente chiarezza quali familiari volesse incontrare. Violato l’articolo 8 Cedu la detenzione, seppure di breve durata come nel nostro caso, impone una limitazione alla vita privata e familiare . La tutela della privacy comprende anche i rapporti con il mondo esterno ed è un diritto del detenuto conservare i rapporti con la famiglia le autorità devono consentirli o, se necessario, aiutare a mantenerli. Orbene di per sé le restrizioni ed i divieti al diritto di visita non ledono l’articolo 8, ma devono essere prevedibili e basate su prassi e leggi interne note e certe la regola di condotta deve essere individuabile con precisione e ne devono essere prevedibili gli effetti, ma nella fattispecie non lo era e le basi giuridico-normative erano ambigue, sì che è stata ravvisata detta deroga Roman Zakharov c. Russia [GC] del 2015, Petrova c. Lettonia del 24/6/14 e Messina c. Italia n. 2 del 2000 . GRAND CHAMBER CASO SIMEONOVI comma BULGARIA 12 MAGGIO 2017, RIcomma 21980/04 EQUO PROCESSO – DETENZIONE PREVENTIVA Non lede l’equo processo l’assenza di un legale nella brevissima detenzione preventiva, se assicurata nelle altre fasi. Confermata la sentenza del 20/10/15 la condanna all’ergastolo per complicità in una rapina a mano armata, in cui morirono due persone, costituisce una deroga all’articolo 3 Cedu per le condizioni materiali della detenzione, mentre la mancata assistenza di un legale non viola l’articolo 6, § 3 lett. C assistenza legale . L’assenza del legale in questa prima fase non lede nel complesso l’equità del giudizio che ha portato alla sua condanna all’ergastolo nei factsheets Police arrest/assistant of lawyer . In quella fase non è stata prodotta od acquisita alcuna prova che lo incolpasse, sono trascorse due settimane prima della sua incriminazione, è stato avvertito dei suoi diritti processuali, compreso quello di tacere per non autodenunciarsi, è stato assistito durante il processo da un avvocato di fiducia, ha partecipato attivamente a tutte le fasi, ha usufruito dei tre gradi di giudizio. Le Corti hanno prestato attenzione ad ogni circostanza che ha portato alla condanna debitamente motivata sul piano fattuale e giuridico e sono stati rispettati i suoi diritti processuali. A livello internazionale la materia è regolata dalle Direttive 2012/13 e 2013/48/UE processo penale ed assistenza di un legale e da vari dossiers del CPT sui maltrattamenti nelle carceri e le cattive condizioni di detenzione Harakchiev e Tolumov c. Bulgaria del 2014 e Murray c. Olanda [GC] del 2016 .