RASSEGNA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

SEZ. IV e I CASI MAZUKNA comma LITUANIA E FASAN ED ALTRI comma ITALIA 11 E 13 APRILE 2017, RICC.72092/12 E 36794/11 TUTELA E SICUREZZA DEI LAVORATORI GIUSTIZIA LUMACA-LEGGE PINTO. Lo Stato decide l’indennizzo per i ritardi della giustizia, che sono una tortura. Il primo provvedimento riguarda un incidente sul lavoro che sfigurò il ricorrente la causa durò per quasi 8 anni, fu interrotta a più riprese e non fu riconosciuto alcun indennizzo, perché il fatto ero ascrivibile alla sua incuria. Fu accertata, poi, la negligenza del capo cantiere, ma il processo fu interrotto per un altro anno sì che si prescrisse. Il secondo provvedimento è un classico caso sulla procedura ex Legge Pinto la causa per demansionamento è durata 18 anni in primo grado e circa 10 in appello, ma la CDA ha liquidato un equo indennizzo € 4000 per ciascuno dei 6 ricorrenti solo per l’eccessiva durata dell’appello, negandolo per il primo perché i ricorrenti avrebbero dovuto chiederlo alla CEDU presso cui avevano introdotto questo giudizio. Violato l’articolo 3 sotto il profilo procedurale le Corti dovevano essere in grado di accertare le circostanze reali ed essenziali e le responsabilità in modo rapido ed efficace, adottare un cronoprogramma, motivare le sentenze basate per altro su speculazioni la causa si è prescritta ed il ricorrente non ha potuto agire contro il datore, negligente nell’attuare le misure di sicurezza sul lavoro. La CEDU rimarca indipendentemente dall’esito del processo i meccanismi di protezione previsti dal diritto interno dovrebbero operare, in pratica, in modo da consentire l’esame del merito in tempi ragionevoli , per altro fissati da standard internazionali Sejdovic c. Italia [GC] del 2006, Sargsyan c. Azerbaijan [GC] del 14/12/11 e Mircea Pop c. Romania nella rassegna del 22/7/16 . La complessità della lite e/o degli accertamenti tecnici necessari per risolverla non possono giustificare tali ritardi, dovuti all’inattività ed alle carenze delle autorità giudiziarie, che sono venute meno ai loro doveri di cura e protezione. Ribadisce come questi ritardi violino l’articolo 6 e che la Legge Pinto stabilisce la giurisdizione della CDA, non della CEDU, per liquidare l’equo indennizzo Salvatore e altri e Limata e altri c. Italia del 4/6/14 e10/12/13 . SEZ. I CASO TAGAYEVA ED ALTRI comma RUSSIA 13 APRILE 2017, RIcomma 26562/07 STRAGE DI BRESLAN. Lo Stato non protesse adeguatamente le vittime. La CEDU ha stabilito il risarcimento per le altre 396 vittime € 3mln di questa strage, già analizzata nella rassegna del 2/7/15 cui si rinvia. SEZ. V CASO KULYKOV ED ALTRI comma UCRAINA 19 GENNAIO 2017, RICcomma 5114/09 E ALTRI 17. LICENZIAMENTO DISCIPLINARE VIOLAZIONE DEI DOVERI DEONTOLOGICI DEI GIUDICI. L’equo processo spetta anche ai giudici che hanno violato l’etica professionale. Furono revocati dal loro incarico con l’accusa di aver violato il loro giuramento giudiziario violati i regolamenti interni, trattato cause sulle quali non avevano giurisdizione, carenza di aggiornamento professionale, litigi con i colleghi, ignoranza della legge e parzialità etc. , disonorando così la professione, con una decisione del CSM confermata dal Parlamento e dal Presidente. Tutti i ricorsi furono vani. Violati gli artt. 6 e 8 Cedu per vari vizi della complessa procedura interna sulle sanzioni disciplinari e sul licenziamento non hanno più redditi per mantenere se stessi e le loro famiglie, dato che non possono esercitare alcuna professione ed hanno perso il diritto alla pensione Valentin Câmpeanu v. Romania [GC] del 2014 ed Oleksandr Volkov v. Ucraina del 2013 . È, dunque, un’interferenza illecita ed arbitraria nella loro vita privata, intesa nell’ampia accezione tutelata dall’articolo 8. Questa procedura, pur garantendo i principi di imparzialità e d’indipendenza a livello nazionale, viola le garanzie processuali ex articolo 6 Cedu ed il principio della certezza del diritto per le sue carenze strutturali e generali dovute agli ampi poteri esecutivi del Presidente nella fase intermedia di controllo. Necessaria una riforma di questa disciplina.