RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO

CONSIGLIO DI STATO, SEZ. III SENTENZA 29 NOVEMBRE 2018, N. 6791 INTERDITTIVA ANTIMAFIA. REVOCA SCIA. Niente bar per la moglie del pregiudicato. La gestione sostanzialmente familiare dell’esercizio pubblico e la permanenza di soggetti pericolosi all’interno del bar, acclarata anche dalle forze dell’ordine al punto tale da costituire esso costante e abituale luogo di ritrovo per essi, pienamente giustificano l’adozione del provvedimento di revoca ai sensi dell’art. 19, comma 4, del d.P.R. n. 616/1977. E ciò anche se la SCIA è stata presentata dalla moglie mentre era stato il di lei marito destinatario di un provvedimento di sospensione dell’attività, emesso dal Questore ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. nel corso della precedente gestione. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. III SENTENZA 27 NOVEMBRE 2018, N. 6719 PROGRAMMA PROTEZIONE. SPESA PUBBLICA. Negato il contributo integrativo se la famiglia si divide. Il programma di protezione del padre vale anche per il figlio che ha deciso di collaborare. Ma se quest’ultimo non ha richiesto un autonomo programma, non è automatica l’assegnazione di un contributo ulteriore per far fronte alle spese di alloggio quando decide di andare a vivere da solo perché l’appartamento dove vivono la madre ed i tre fratelli gli sta stretto. E’ legittima pertanto la decisione della Commissione centrale che ha dunque trovato un equo bilanciamento tra l’interesse del richiedente a vivere separatamente dalla madre e dai fratelli, godendo del programma di protezione accordato al padre, e quello pubblico a non incrementare la spesa per soddisfare l’interesse del singolo, non dettato da esigenze di tutela. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. III SENTENZA 27 NOVEMBRE 2018, N. 6716 SPESA SANITARIA. FARMACI GENERICI. Riduzione di almeno il 20 per cento del prezzo rispetto all’originatore. L’art. 12, comma 5, d.l. n. 158/2012 ha escluso la contrattazione per i prezzi dei farmaci generici solo per l’ipotesi in cui l’Azienda produttrice indichi un prezzo conveniente” si fa invece ricorso alla contrattazione se il prezzo proposto per il generico è superiore alle percentuali introdotte dal cd. decreto scaglioni, applicando i criteri dettati dalla delibera Cipe n. 3 del 2001, salvo il limite di un prezzo che sia almeno del 20% inferiore a quello del farmaco originatore, previsto dalla norma speciale sui generici, introdotta dal comma 130 dell’art. 3, l. n. 549 del 1995. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. VI SENTENZA 26 NOVEMBRE 2018, N. 6675 UNIVERSITA’. ABILITAZIONE. I requisiti della Commissione giudicatrice. Per essere inseriti nelle commissioni per l’abilitazione scientifica nazionale, i commissari devono essere valutati esclusivamente dalle Università di appartenenza, secondo le modalità definite con regolamento di ateneo e nel rispetto dei criteri indicati dall’ANVUR. In ordine alla valutazione di esclusiva competenza delle Università, la disciplina non mette in alternativa l’utilizzazione dei criteri adottati dall’ANVUR e le modalità fissate nei regolamenti, prevedendo piuttosto la necessità di rispettare tutte e due. Le Università devono, pertanto, adottare specifici regolamenti per la valutazione dei commissari, ma tenendo presente i criteri generali definiti dall’ANVUR. Nel senso che non è sufficiente utilizzare il criterio stabilito da ANVUR delibera 132/2016 , ossia l’aver pubblicato almeno tre prodotti scientifici dotati di ISBN/ISMN/ISSN o indicizzati su WoS o Scopus negli ultimi 5 anni. Perché in tal caso non viene rispettato l’art. 6, commi 7 e 8, l. n. 240/2010.