RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO

CONS. STATO, SEZ. V 17 LUGLIO 2015, ORD. N. 3587 OTTEMPERANZA – PRINCIPI. È ancora attuale il concetto di giudicato a formazione progressiva”? Ai sensi dell’art. 99, comma 1 e 3, c.p.a., devono essere devolute all’esame dell’Adunanza Plenaria le seguenti questioni di diritto se, nel corrente quadro giuridico del processo amministrativo, il concetto di giudicato a formazione progressiva” sia ancora attuale e, subordinatamente, se il concetto di ius superveniens, idoneo a circoscrivere l’effetto del giudicato, possa in primo luogo essere applicabile anche all’ipotesi di una giurisprudenza comunitaria sopravvenuta e se la normativa nazionale sopravvenuta possa incidere sul giudicato a formazione progressiva eventualmente formatosi, determinandone l’inidoneità a produrre gli effetti programmati e stabiliti. CONS. STATO, SEZ. VI 16 LUGLIO 2015, N. 3556 EDILIZIA – SANZIONI PENALI – CONSEGUENZE SULL’EFFICACIA DEL PROVVEDIMENTO. Gli effetti del giudicato penale sull’efficacia del provvedimento amministrativo. La valutazione incidentale della legittimità di un provvedimento, che il giudice penale talvolta compie al fine di stabilire se sono integrati gli elementi della fattispecie tipica, non attiene all’accertamento dei fatti materiali e rileva solo sul piano della qualificazione giuridica. Ai sensi dell’art. 654 c.p.p., dunque, la valutazione giuridica di invalidità o validità del provvedimento amministrativo è estranea al vincolo extra moenia del giudicato penale. CONS. STATO, SEZ. III 14 LUGLIO 2015, N. 3513 LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA P.A. – MOBILITÀ. Diritto alla mobilità e stabilizzazione del personale precario. La controversia in tema di diritto alla mobilità, come quella relativa al diritto allo scorrimento di una graduatoria concorsuale, non attiene alla fase della procedura di concorso ovvero al controllo giudiziale sulla legittimità della scelta discrezionale operata dell'Amministrazione, ma alla connessa fase successiva relativa agli atti di gestione del rapporto di lavoro ciò che si fa valere, infatti, è il diritto all'assunzione al di fuori dell'ambito della procedura concorsuale, donde la sussistenza della giurisdizione civile. Tuttavia, ove l’eventuale riconoscimento del suddetto diritto sia consequenziale alla negazione degli effetti del provvedimento di indizione di diverse procedure quale, ad esempio, il concorso per la copertura dei posti resisi vacanti, la controversia ha in realtà ad oggetto diretto il controllo giudiziale sulla legittimità della scelta discrezionale operata dell'amministrazione, a fronte della quale la situazione giuridica privata dedotta in giudizio appartiene alla categoria degli interessi legittimi, la cui tutela è demandata al giudice amministrativo ai sensi dell'art. 63, comma 4, del D.Lgs. n. 165 del 2001.