RASSEGNA TAR

TAR ROMA, LATINA, SEZ. I 29 OTTOBRE 2014, N. 906 ESPROPRIAZIONE – DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ – ATTI CHE COMPORTANO LA D.P.U Quando può dirsi dichiarata la pubblica utilità di un’opera pubblica? Ai sensi dell’art. 12, comma 1, lett. a , del d.P.R. n. 327/2001, la dichiarazione di pubblica utilità si intende disposta quando l’autorità espropriante approva a tale fine” il progetto dell’opera pubblica o di pubblica utilità. Nella procedura espropriativa, la dichiarazione di pubblica utilità è un effetto che consegue ex lege quando l’Autorità espropriante approva a tal fine il progetto definitivo dell’opera pubblica, che non richiede una particolare dichiarazione. Quando l’approvazione di un progetto definitivo avviene esclusivamente” al fine di ottenere il finanziamento regionale per esplicita previsione della stessa deliberazione di approvazione , si è al cospetto di un progetto per il quale non è stata ancora dichiarata la pubblica utilità ex art. 12, comma 1, lett. a , del d.P.R. n. 327/2001 deve perciò essere dichiarato inammissibile l’eventuale ricorso proposto avverso il progetto definitivo così approvato, poiché esso non risulta ancora idoneo ad arrecare alcuna lesione effettiva, immediata e concreta agli interessi del ricorrente. TAR CALABRIA, REGGIO CALABRIA, SEZ. I 28 OTTOBRE 2014, N. 608 NULLITÀ – NULLITÀ PER MANCANZA DI ELEMENTI ESSENZIALI. La PA pretende di sanzionare un abuso edilizio senza indicare il bene abusivo nullità inevitabile! La mancata indicazione dell’oggetto del provvedimento comporta la nullità del provvedimento medesimo. Invero, sia che si acceda alla più risalente tesi c.d. negoziale”, sia che si segua la più moderna tesi autonomistica, è pacifico che tra gli elementi essenziali del provvedimento amministrativo è comunque annoverabile l’oggetto dell’atto come tale deve intendersi sia il contenuto proprio dell’atto, sia la res , ossia la porzione di realtà giuridica o materiale su cui l’atto è destinato ad incidere. Così inteso, tale elemento deve essere in ogni caso lecito, possibile, determinato o determinabile, anche in applicazione analogica dell’art. 1346 c.c., norma che, pur dettata in ambito civilistico contrattuale, è sicuramente espressione di un principio generale, il quale postula che sia comunque individuabile con sufficiente certezza l’oggetto del contenuto precettivo dell’atto e, per così dire, il terminale fenomenico su cui esso va ad incidere. Deve ritenersi radicalmente nullo, ex art. 21-septies della L. n. 241/1990, il provvedimento con cui la P.A. pretende di sanzionare un abuso edilizio senza però indicare e individuare il bene oggetto della asserita attività abusiva. TAR VENETO, VENEZIA, SEZ. II 23 SETTEMBRE 2014, N. 1332 EDILIZIA – CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE E URBANIZZAZIONE – CORRESPONSIONE. Le conseguenze che derivano dal tardivo pagamento degli oneri di urbanizzazione. In caso di ritardo nel pagamento degli oneri di urbanizzazione, il Comune non ha l'obbligo di escutere la polizza fideiussoria posta a garanzia di tale obbligazione prima di irrogare le relative sanzioni.