RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO di Daniele Giannini

di Daniele Giannini SEZ. IV 19 GENNAIO 2011, N. 388 ACCESSO. Casi di esclusione del diritto di accesso. In capo ad una parte processuale civile non sussiste il diritto ad accedere ad una consulenza tecnica di ufficio espletata nel corso del medesimo giudizio innanzi al giudice civile. Gli atti di un processo civile non rientrano, al pari di tutti gli atti giudiziari o processuali, tra quelli ostensibili, a meno che il loro contenuto non sia assunto a presupposto, in via esecutiva, di un successivo atto amministrativo. SEZ. VI 17 GENNAIO 2011, N. 256 ANNULLABILITÀ DEL PROVVEDIMENTO. Omessa comunicazione dell'avvio del procedimento. L'art. 10-bis della legge n. 241/1990 si applica a tutti i procedimenti ad iniziativa di parte come il procedimento per il rinnovo del permesso di soggiorno , ad eccezione di quelli espressamente esclusi procedure concorsuali e procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali . L'art. 21 octies, comma 2, della L. n. 241/1990 non degrada un vizio di legittimità a mera irregolarità, ma fa sì che un vizio, che resta vizio di legittimità, non comporti l'annullabilità dell'atto sulla base di valutazioni, attinenti al contenuto del provvedimento, effettuate ex post dal giudice circa il fatto che il provvedimento non poteva essere diverso. L'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241 del 1990 è una norma di carattere processuale applicabile anche ai procedimenti in corso o già definiti alla data di entrata in vigore della legge n. 15/2005. L'art. 21-octies non introduce la facoltà per la p.a. di non rispettare le regole procedimentali se così fosse, verrebbe violato il principio di legalità. E invece, le amministrazioni non debbono tenere conto della disposizione in sede amministrativa, limitandosi ad utilizzarla in sede giurisdizionale, quando sono stati commessi degli errori e non si è riusciti a correggerli attraverso l'esercizio del potere di autotutela. SEZ. VI 13 GENNAIO 2011, N. 177 CONTRATTI PUBBLICI. Bandi di gara. Impugnazione. Sussiste l'onere di immediata impugnazione da parte dell'interessato delle clausole illegittime della lex specialis che comportano, a carico del partecipante medio, una oggettiva, straordinaria e rilevante difficoltà operativa, tale per sua natura da non rimanere sul piano dell'astrattezza e potenzialità lesiva, ma da realizzare già, in ragione dell'immediato vulnus alla normale capacità organizzativa del candidato, e dunque al suo interesse alla partecipazione in condizioni di alea ordinarie, l'effetto negativo di un'immediata e diretta lesione della sua sostanziale partecipazione. C.G.A., SEZ. GIUR. 17 GENNAIO 2011, N. 26 CONTRATTI PUBBLICI. Normativa antimafia. Se pure sia normativamente previsto che soltanto in relazione a certi contributi sopra soglia l'Amministrazione sia tenuta a richiedere l'informativa antimafia, ciò non toglie che quest'ultima possa chiedere informative antimafia anche nel caso di contributi sotto la soglia prevista dalla legge per le informative obbligatorie si tratta di una legittima prerogativa della P.A., sebbene l'obbligo in argomento non sussista normativamente. In tema di adozione di informative antimafia, le severe misure preventive previste dal D.Lgs. n. 490/1994 e dal D.P.R. n. 252/1998 non devono necessariamente avere quale presupposto l'esistenza di fatti penalmente rilevanti, accertati in via giurisdizionale, ma ben possono trovare fondamento nella valutazione della sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa desunti dal Prefetto dagli elementi in suo possesso, relativi all'impresa che viene in considerazione.