RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

SESTA SEZIONE 13 MARZO 2018, N. 17374/2018 RICORRENTE P.M. in proc. A. ed altri REATI CONTRO LA P.A Contributi erogati a gruppi consiliari regionali Vincolo di destinazione Obbligo di giustificazione di ogni singola spesa Violazione Delitto di peculato Sussistenza. Esiste uno 'stretto vincolo di destinazione' dei contributi erogati ai gruppi politici consiliari regionali ai fini del relativo funzionamento. Deve pertanto ritenersi ingiustificato l'esborso relativo allo svolgimento di attività ricollegabile all'espletamento del mandato consiliare, ma estranea all'attività istituzionale del Gruppo Consiliare Regionale, finalizzata all'organizzazione e allo svolgimento dell'attività legislativa del Consiglio Regionale e non già all'attività politico partitica e tantomeno elettorale del singolo consigliere per la quale egli percepisce altre specifiche indennità . E' configurabile il delitto di peculato, e non quello di abuso d'ufficio, quando l'utilizzazione della somma avvenga per finalità che, pur genericamente di interesse pubblico, non siano espressamente riconducibili alle attribuzioni e competenze della specifica funzione istituzionale svolta. La giustificazione causale della singola spesa, intesa come indicazione puntuale e coeva della sua destinazione, costituisce condizione necessaria per la liceità della spesa stessa, in assenza della quale si determina interversione del possesso ed appropriazione, perché si realizza un'utilizzazione intrinsecamente illecita Principi affermati in precedenza da Sesta Sezione, n. 49976/2012, CED 254033 e, più recentemente, da Sesta Sezione, n. 25502/17 non massimata. SESTA SEZIONE 13 MARZO 2018, N. 11371/2018 RICORRENTE C. REATO. Sospensione condizionale Subordinata al risarcimento dei danni Legittimità Limiti. È illegittima la decisione con cui il giudice subordina la concessione della sospensione condizionale della pena al risarcimento del danno contestualmente liquidato, senza procedere, con apprezzamento motivato, alla valutazione, sia pure sommaria, delle condizioni economiche dell'imputato, quali risultanti agli atti, e della sua concreta possibilità di sopportare l'onere del risarcimento pecuniario. Precedente conforme, tra gli altri, Quarta Sezione, n. 25685/16, CED 267372. L'indirizzo maggioritario ritiene che l'accertamento della eventuale impossibilità di adempiere da parte del condannato rientra nella competenza del giudice dell'esecuzione Quinta Sezione, n. 15800/16, CED 266690 e ciò poiché, in caso contrario, tale accertamento, il cui risultato è per sua natura mutevole, è soggetto a modifiche migliorative o peggiorative, con il concreto rischio di dover essere effettuato due volte, una delle quali, quella dinanzi al giudice della cognizione, a notevole distanza di tempo dal momento della esecuzione Quinta Sezione, n. 12614/16, CED 266873 . TERZA SEZIONE 15 MARZO 2018, N. 11920/2018 RICORRENTE B. REATI CONTRO LA PERSONA. Violenza sessuale Atti persecutori – Procedibilità Connessione con reato perseguibile d'ufficio Nozione. La procedibilità d'ufficio del delitto di violenza sessuale, determinata dalla ipotesi di connessione prevista dall'art. 609 septies , comma 4, n. 4 c.p. si verifica non solo quando vi è connessione in senso processuale art. 12 c.p.p. , ma anche quando v'è connessione in senso materiale, cioè ogni qualvolta l'indagine sul reato perseguibile d' ufficio comporti l'accertamento di quello punibile a querela, in quanto siano investigati fatti commessi l'uno in occasione dell'altro, oppure l'uno per occultare l'altro oppure ancora quando ricorrono i presupposti di uno degli altri collegamenti investigativi indicati nell'art. 371 c.p.p L'eventuale dichiarazione per prescrizione con la successiva abrogazione del commesso reato procedibile d'ufficio, quando quest'ultimo è stato oggetto delle indagini preliminari, è ininfluente ai fini della perseguibilità d'ufficio dei delitti contro la libertà sessuale. Quanto al reato di atti persecutori, la conclusione non muta la procedibilità d'ufficio nell'ipotesi di connessione prevista dal comma 4 dell'art. 612 bis c.p., deve intendersi nel senso di necessaria interferenza fattuale ed investigativa tra il reato procedibile d'ufficio e quello di stalking . Conforme, tra le altre, Terza Sezione, n. 37166/16, CED 268313. Con specifico riferimento al delitto di atti persecutori, Quinta Sezione, n. 39758/2017, CED 270901.