RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

PRIMA SEZIONE 16 FEBBRAIO 2018, N. 7784 RICORRENTE P. DELITTI CONTRO LA PERSONA. Omicidio tentato Configurabilità della desistenza volontaria Limiti. Nei reati di danno a forma libera, qual è l'omicidio volontario, l'esimente della desistenza può aver luogo solo nella fase del tentativo incompiuto e non è configurabile una volta che siano posti in essere gli atti da cui origina il meccanismo causale capace di produrre l'evento, rispetto ai quali può, al più, operare la diminuente per il c.d. recesso attivo, qualora il soggetto tenga una condotta che valga a scongiurare l'evento. La pronunzia, che ha escluso l'istituto della desistenza nel caso in cui l'imputato aveva colpito la vittima con colpi al cranio, con un martello, chiamando subito dopo i soccorsi, si inserisce nel solco dell'indirizzo dominante per tutte, Seconda Sezione, n. 24551/15, CED 264226 . Difforme, tra le altre, Sesta Sezione, n. 203/11, CED 251571, che sostiene la compatibilità della desistenza con il tentativo compiuto, in quanto configurata dal legislatore proprio come un'esimente che esclude ab extrinseco ed ex post l'antigiuridicità del fatto . TERZA SEZIONE 19 FEBBRAIO 2018, N. 7806 RICORRENTE P.M. in proc. B. ed altro REATI IN MATERIA DI STUPEFACENTI. Importazione e vendita di droga Trattative Tentativo Condizioni. Tutte le condotte che si collocano nel momento antecedente all'incontro di volontà che determina il passaggio della proprietà delle sostanze oggetto dell'illecita importazione, possono collocarsi nella sfera del tentativo punibile, o non punibile, in ragione della natura delle trattative intercorse tra le parti, dovendosi ritenere che assumano rilievo ai fini della punibilità del tentativo, le trattative che presentano una connotazione di univocità e idoneità rispetto al raggiungimento del consenso, che possono evidenziarsi allorché la trattativa raggiunga un livello che la dottrina processuale civilistica definisce affidante . Nella motivazione si precisa che la trattativa affidante può ravvisarsi in quelle specifiche condotte assunte dalle parti che esprimano una seria volontà di concludere un accordo, quali quella di incontrare i venditori, assaggiare il prodotto, discutere dell'affare in più occasioni, cercando l'accordo, prospettando il prezzo, il quantitativo, il luogo di consegna, pur senza concretamente raggiungere tale accordo relativamente a detti elementi. Tale ipotesi non ricorre solo allorché emergano condotte che non evidenziano una seria volontà di raggiungere l'accordo, quali ad esempio meri contatti informativi non seguiti da condotte concrete di avvicinamento. Non risultano precedenti in termini. QUINTA SEZIONE 19 FEBBRAIO 2018, N. 7858 RICORRENTE M. GIUDIZIO. Imputato soggetto alla misura dell'obbligo di dimora Legittimo impedimento a comparire Onere di tempestiva comunicazione Esclusione. Non sussiste a carico dell'imputato, a differenza di quanto accade per il difensore, alcun onere di tempestiva comunicazione al giudice procedente dell'esistenza di un legittimo impedimento a comparire in udienza, derivante dalla detenzione ovvero dalla limitazione della libertà personale conseguente alla sua sottoposizione ad altra misura, quale l'obbligo di dimora nel Comune di residenza, sopravvenuta nel corso del processo e comunicata solo in udienza, precludendo tale evenienza la celebrazione del giudizio, anche quando risulti che l'imputato avrebbe potuto informare il giudice in tempo utile del sopravvenuto impedimento a comparire. Conforme, tra le altre, Seconda Sezione, n. 8098/16, CED 266217. QUINTA SEZIONE 20 FEBBRAIO 2018, N. 8197 RICORRENTE Z. ed altri DELITTI CONTRO LA FEDE PUBBLICA. Verbali della Commissione per il riconoscimento delle invalidità civili Falsa indicazione dei presenti Integra il delitto di falso in atto pubblico. I medici e gli altri componenti della Commissione per il riconoscimento delle invalidità civili, pubblici ufficiali, in ragione della funzione pubblicistica ricoperta, allorché sottoscrivono il verbale attestano che in quel giorno e a quell'ora si è riunita la commissione che la commissione, in quel giorno e a quell'ora, era composta dai soggetti indicati a verbale che la commissione, in quella composizione, per l'intero periodo di tempo indicato, ha svolto tutta l'attività descritta a verbale. Nel caso in cui qualcuno dei componenti sia assente all'inizio e presente solo da un certo orario in avanti, o si sia assentato momentaneamente, il verbale deve darne atto, così come, a maggior ragione, per essere conforme al vero, il verbale deve riportare la mancata presenza di determinati soggetti alla seduta di quella determinata giornata, altrimenti la falsità è comunque integrata. La sottoscrizione del verbale da parte dei componenti, compresi gli assenti, rende tutti i sottoscrittori concorrenti nel delitto di falso in atto pubblico. Conforme, tra le altre, Quinta Sezione, n. 6062/15, CED 266024.