RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

TERZA SEZIONE UP 7 DICEMBRE 2016, N. 14475/17 RICORRENTE M. IMPUGNAZIONI. Ricorso per cassazione - Sentenza di assoluzione - Impugnazione del P.M. - Richiesta del P.M. di assoluzione per depenalizzazione - Rinuncia all'impugnazione - Equipollenza – Esclusione. Non equivale a rinuncia all’impugnazione la richiesta del rappresentante della pubblica accusa che, nel giudizio d’impugnazione dal suo stesso ufficio proposto, concluda chiedendo l’inammissibilità dell’appello per intervenuta depenalizzazione del reato sub iudice perché una tale richiesta, non essendo equipollente alla rinuncia all’impugnazione, si traduce esclusivamente nel sollecitare la conferma del provvedimento di assoluzione impugnato. In senso conforme, in precedenza, Prima Sezione, n. 4512/11, CED 249496 e Terza Sezione, n. 8005/97, CED 209085. TERZA SEZIONE UP 23 GENNAIO 2017, N. 14467/17 RICORRENTE V. REATI CONTRO L’INCOLUMITA’ PUBBLICA. Emissione di fumi - Reato ex art. 674 cod. pen. - Limiti di legge - Violazione - Necessità - Esclusione. La contravvenzione di cui all’art. 674 cod. pen. è configurabile anche nel caso di molestie olfattive per le quali, laddove non esista predeterminazione normativa del limite delle emissioni, deve aversi riguardo al criterio della normale tollerabilità di cui all’art. 844 cod. civ. per il cui accertamento non è necessario disporre perizia tecnica potendo il giudice fondare il proprio convincimento su elementi probatori di diversa natura e dunque sulle dichiarazioni delle persone offese e del tecnico di loro fiducia. La pronuncia reitera, quanto al criterio della normale tollerabilità, principio affermato già in precedenza dalla Corte da ultimo, Terza Sezione, n. 34896/11, CED 250868. QUINTA SEZIONE UP 8 GENNAIO 2017, N. 13529/17 RICORRENTE C. REATI CONTRO LA AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA. Falsa testimonianza - Prossimo congiunto persona offesa dal reato commesso nei confronti anche di altre persone – Facoltà di astenersi dal testimoniare – Esclusione – Ragione. Il prossimo congiunto dell’imputato, che sia persona offesa dal reato commesso da quest’ultimo, non ha comunque facoltà di astenersi dal deporre, secondo quanto previsto dall’art. 199, comma primo, cod. proc. pen., anche quando il reato offenda anche altre persone giacché l’unitarietà della condotta rende inscindibili le sue dichiarazioni, anche relative al soggetto non prossimo congiunto. Non constano precedenti.