RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

PRIMA SEZIONE UP 15 LUGLIO 2015, N. 34141/15 RICORRENTE C. GIUDIZIO. Partecipazione di giudice onorario quale componente del tribunale collegiale – Nullità – Esclusione - Ragioni. La partecipazione di un giudice onorario alla composizione di un collegio giudicante del Tribunale non è causa di nullità assoluta, ai sensi del combinato disposto degli artt. 178, comma primo, lett. a , e 179, comma primo, cod. proc. pen., non incidendo sulle condizioni di capacità del giudice. La sentenza riprende il principio già affermato da Terza Sezione, n. 21772/11, CED 250373 nonché da Prima Sezione, n. 17449/04, CED 231569. PRIMA SEZIONE CC 23 GIUGNO 2015, N. 33913/15 RICORRENTE F. MISURE CAUTELARI. Intervenuta definitività della sentenza di condanna – Negata cessazione della misura custodiale per scadenza termini – Ricorso per cassazione – Inammissibilità per carenza di interesse. E’ inammissibile per carenza di interesse il ricorso avverso la decisione di conferma del rigetto della richiesta di cessazione della custodia in carcere per scadenza dei termini di durata massima laddove sia divenuta irrevocabile la sentenza di condanna a pena detentiva superiore al presofferto perché la definitività dell'accertamento del merito, aprendo la fase esecutiva del processo, esclude la possibilità della rimessione in libertà. La pronuncia si conforma al dictum delle Sezioni Unite n. 31524/04, CED 228167. QUARTA SEZIONE UP 17 GIUGNO 2015, N. 29792/15 RICORRENTE P. PREVENZIONE INFORTUNI. Direttore dei lavori – Responsabilità - Presupposti. La qualifica di direttore dei lavori non comporta automaticamente la responsabilità per la sicurezza sul lavoro ben potendo l’incarico di direttore limitarsi alla sorveglianza tecnica attinente all’esecuzione del progetto, sicché detta responsabilità può sussistere solo quando al direttore venga affidata una diversa e più ampia estensione dei compiti anche attraverso comportamenti, oggetto di prova rigorosa, che possano testimoniare in modo inequivoco l’ingerenza nell’organizzazione del cantiere o l’esercizio di tali funzioni. La pronuncia ribadisce l’indirizzo già espresso da Quarta Sezione, n. 49462/03, CED 227070. Nel senso, poi, che chiunque, in qualsiasi modo, abbia assunto posizione di preminenza rispetto ad altri lavoratori, così da poter loro impartire ordini, istruzioni o direttive sul lavoro da eseguire, deve essere considerato automaticamente tenuto ad attuare le prescritte misure di sicurezza e a disporre e ad esigere che esse siano rispettate, a nulla rilevando che vi siano altri soggetti contemporaneamente gravati dallo stesso obbligo per un diverso e autonomo titolo, Quarta Sezione, n. 3948/98, CED 210640. QUINTA SEZIONE UP 16 GIUGNO 2015, N. 33563/15 RICORRENTE B. REATI CONTRO LA PERSONA. Atti persecutori - Reiterazione delle condotte – Necessità – Sussistenza – Arco temporale non ristretto – Necessità - Esclusione. Il delitto di atti persecutori è definibile come reato a condotta reiterata, nel senso che l’evento, per essere tipico, deve necessariamente essere prodotto dalla ripetizione delle condotte selezionate dalla norma incriminatrice, essendo peraltro irrilevante che le stesse siano concentrate in un arco temporale assai ristretto nella specie, nella stessa giornata ove si tratti di comportamenti consumati comunque in momenti successivi e non già in un contesto temporale che possa ritenersi unitario. Nel senso che il reato ex art. 612 bis c.p. ha natura di reato abituale, tra le altre, Terza Sezione, n. 9222/15, CED 262517 nonché Terza Sezione, n. 23485/14, CED 260083 nel senso, poi, che integrano il delitto di atti persecutori di cui all'art. 612 bis c.p. anche due sole condotte di minaccia o di molestia, come tali idonee a costituire la reiterazione richiesta dalla norma incriminatrice, Quinta Sezione, n. 46331/13, CED 257560.