RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

QUINTA SEZIONE CC 25 MARZO 2014, N. 19553/14 RICORRENTE N. INDAGINI PRELIMINARI. Inutilizzabilità degli atti per scadenza del termine - Atti assunti nell’ambito di indagini diverse - Operatività del divieto – Esclusione. La sanzione di inutilizzabilità prevista per gli atti compiuti dopo la scadenza del termine previsto per le indagini preliminari non opera quando l'atto sia stato assunto nell'ambito di indagini diverse volte ad individuare i soggetti responsabili di altri reati, in quanto la sanzione è geneticamente connessa alle indagini endoprocessuali. La pronuncia riafferma un principio non nuovo perché già enunciato dalla Corte in precedenti occasioni si vedano Prima Sezione, n. 4536/05, CED 231492 Prima Sezione, n. 24564/04, CED 228513 Seconda Sezione, n. 4478/97, CED 206862 . SESTA SEZIONE UP 18 MARZO 2014, N. 18266/14 RICORRENTE R. PARTE CIVILE Costituzione di parte civile del minore – Autorizzazione da parte del giudice tutelare – Neecssità – Esclusione. La costituzione di parte civile da parte di un minore, avvenuta a mezzo dell'esercente la potestà genitoriale, non richiede l'autorizzazione del giudice tutelare, in quanto si tratta di un atto non eccedente l'ordinaria amministrazione. La pronuncia ribadisce quanto già affermato, nei medesimi termini, dalla Corte con la decisione della Sesta Sezione, n. 40719/07, CED 237962. QUINTA SEZIONE UP 19 FEBBRAIO 2014, N. 18999/14 RICORRENTE C. ED ALTRO PROVE. Videoregistrazioni acquisite – Mancata visione nel contraddittorio delle parti - Lesione dei diritti difensivi – Esclusione. Il supporto, contenente la registrazione di riprese filmate, costituisce una prova documentale, disciplinata dall’art. 234 c.p.p., e come tale ritualmente versata in atti, a disposizione delle parti, con il diritto di trarne copia e di prenderne visione in camera di consiglio, sicché nessuna lesione sulla conoscenza del contenuto delle riprese è ravvisabile nella omessa riproduzione in aula. Il principio, sia pure conseguente alla pacifica natura di prova già ritualmente acquisita e dunque agli atti del processo, non ha precedenti negli stretti termini in cui è formulato. QUARTA SEZIONE CC 14 GENNAIO 2014, N. 18542/14 RICORRENTE T. ESECUZIONE. Protrazione illegittima della detenzione – Diritto alla riparazione per ingiusta detenzione - Sussistenza. La protrazione della detenzione a titolo di espiazione di pena definitiva avvenuta illegittimamente oltre il termine di scadenza maturato anche a seguito dei benefici penitenziari fruiti costituisce titolo per la domanda di riparazione per ingiusta detenzione, risolvendosi detta protrazione in una illegittimità sopravvenuta dell’ordine di esecuzione. Il principio è inedito. La pronuncia fa applicazione in particolare della sentenza della Corte cost. n. 310 del 1996, che ha esteso l’applicabilità dell’art. 314 c.p.p. alla detenzione patita in forza di un ordine di esecuzione erroneo o illegittimo. Va ricordata peraltro la costante affermazione della Corte per cui la tardiva sospensione dell' esecuzione della pena legittimamente disposta non determina l'ingiustizia della detenzione sofferta fino all'adozione del provvedimento di sospensione e pertanto non costituisce titolo per la domanda di riparazione essendo comunque legittimo l’ordine di esecuzione Quarta Sezione, n. 7091/09, CED 242870 Prima Sezione, n. 42903/02, CED 223070 .