Pioggia di tweet degli avvocati, destinatario il Ministro Orlando: “no alla copia di cortesia”

Quasi quattromila tweet in appena due ore. A promuovere l’iniziativa online è stato il gruppo di ‘MGA – Mobilitazione generale degli avvocati’. Replica dal Ministero della Giustizia ‘copie di cortesia’ non più accettate dalle cancellerie. Comunque, giovedì ci sarà un incontro tra Orlando e le associazioni dell’avvocatura.

Quasi quattromila tweet in appena due ore. Avvocati scatenati, online, oggi, con un ‘bombardamento’ virtuale nei confronti del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando obiettivo è difendere il processo civile telematico, dicendo ‘no’, in maniera chiara, a un ipotetico ritorno al cartaceo”. Spauracchio, per gli avvocati, la cosiddetta copia di cortesia, alla luce di una normativa che riconosce al giudice la facoltà di ordinare il deposito materiale degli atti . Bombardamento. A dare il ‘la’ all’iniziativa è stato il gruppo di ‘MGA – Mobilitazione generale degli avvocati’, promuovendo la campagna online, con lo slogan Caro ministro Orlando, la copia di cortesia #ionontelastampo . Pronta la risposta del web, con una pioggia di tweet – quasi quattromila in appena centoventi minuti, oggi – per chiarire la propria opposizione alla cosiddetta copia di cortesia”. A chiarire le ragioni della protesta proprio i componenti di ‘MGA’, premettendo che non è vero che agli avvocati non piace il telematico , e aggiungendo che, invece, negli ultimi due anni l’avvocato, abituato all’inchiostro e alla carta stampata, ha dovuto svecchiare di colpo la propria professione, prendendo confidenza con il sistema informatico, capire linguaggi tecnici, imparare a gestire emergenze dovute all’incompatibilità tra i propri strumenti di studio – poco più di macchine da scrivere – ed i nuovissimi redattori e varie pennette di firma digitale . Ora, siamo diventati telematici , con tutti i conseguenti vantaggi, ad esempio nessun rischio di smarrire i faldoni , possibilità di estrarre copia ed autenticare gli atti del fascicolo senza sobbarcarci lunghe file in cancelleria , anche se, sia chiaro, il sistema è farraginoso e va modernizzato, magari sostituendo l’invio delle ‘PEC’ con quello degli ‘upload’ dei files , ma, domandano da ‘MGA’, chi tornerebbe indietro? . In questo quadro, però, c’è un particolare che stona ecco, assieme all’ obbligo del deposito in telematico , anche la copia di cortesia. E proprio questo elemento lascia perplessi gli avvocati Se è tutto telematico, perché mai dovrei depositare ciò che è nel fascicolo informatico e ogni parte del processo può comodamente consultare e, se lo desidera, stamparsi? Se il PCT doveva uniformare, sveltire e snellire, allora perché si torna alla carta? , senza dimenticare il caos dei vari protocolli d’intesa tra ogni Consiglio dell’Ordine e Tribunale chi vuole la ‘copia di cortesia’ il giorno stesso, chi il giorno dopo la scadenza, chi entro tre giorni, chi alla prima udienza utile . A completare, negativamente, il quadro, infine, quella che i componenti di ‘MGA’ definiscono una norma ambigua , cioè l’articolo 16 comma 9 della legge 221 del 2012 , che riconosce al giudice la facoltà di ordinare il deposito degli atti per ragioni specifiche . E, infine, con la sospensione feriale alle porte, la ‘ciliegina sulla torta’, ossia un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto legge sulla giustizia civile , con cui si prevede che con decreto non avente natura regolamentare il Ministero della Giustizia stabilisce misure organizzative per l’acquisizione anche di copia cartacea degli atti depositati con modalità telematiche nonché per la riproduzione su supporto analogico degli atti depositati con le predette modalità, nonché per la gestione e la conservazione delle predette copie cartacee. Con il medesimo decreto sono altresì stabilite le misure organizzative per la gestione e la conservazione degli atti depositati su supporto cartaceo a norma dei commi 4 e 8, nonché ai sensi del periodo precedente . Secondo il Ministero della Giustizia, questo emendamento servirebbe proprio a porre fine alle prassi distorte di un eccessivo ricorso alla copia di cortesia . Secondo ‘MGA’, invece, il testo della norma è talmente generico che può essere interpretato anche in due modi peggiori. Quali? Primo ritorno al ‘doppio binario’ facoltativo in questo modo ogni fascicolo verrebbe formato in parte da atti telematici ed in parte cartacei. Secondo ritorno al ‘doppio binario’ obbligatorio, con il deposito di ogni atto in forma cartacea e digitale . E, si domandano gli avvocati, se poi ci sono differenze tra un atto cartaceo e la sua versione ‘elettronica’ ? Per questo motivo, viene ribadita la necessità di un potenziamento e di una modernizzazione ulteriore del ‘processo civile telematico’. Ecco spiegato, di conseguenza, il ‘no’, oggi, a colpi di tweet, alla copia di cortesia” e a un ipotetico ritorno al cartaceo. Incontro. Alle preoccupazioni dell’avvocatura, testimoniate, come detto, dalla pioggia di tweet, ha provveduto a rispondere il Ministro della Giustizia, Orlando, fissando un incontro per giovedì 6 agosto obiettivo è fare chiarezza sulle preoccupazioni riguardo l’emendamento dell’articolo 19 del dl 83 che demanda a un decreto ministeriale le misure organizzative per l’acquisizione anche di copia cartacea degli atti depositati con modalità telematica . Su questo punto, comunque, dal Ministero, tengono a far sapere che il regolamento, già in lavorazione, avrà il principale obiettivo di una più corretta gestione delle copie cartacee che negli uffici giudiziari ad oggi vengono prodotte, indipendentemente, ed anzi a prescindere, dall’esistenza di protocolli di prassi sulle ‘copie di cortesia’ . In sostanza, secondo il Ministero, il decreto ministeriale sul ‘processo civile telematico’ detterà alle cancellerie le regole per le modalità di acquisizione e conservazione del materiale cartaceo che ai sensi dell’articolo 16 bis del dl 179/2012 e dell’articolo 156 cc viene legittimamente prodotto allo stato della normativa vigente ed indicherà in maniera esplicita che le ‘copie di cortesia’ oggetto dei vari protocolli non saranno più gestite e accettate dalle cancellerie .