Il CNF chiede al Parlamento una 'Bibbia' del PCT

Lunedì 7 luglio, la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha ricevuto una delegazione del CNF per discutere del nuovo d.l. n. 90/2014, c.d. di semplificazione, che ha introdotto ulteriori disposizioni in materia di PCT. Varie le proposte avanzate dai rappresentanti dell’avvocatura, che sottolineano, innanzitutto, il bisogno di un Testo Unico sull’argomento.

L’incontro. Una delegazione del CNF è stata ascoltata lunedì 7 luglio dalla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati sul tavolo l’analisi del d.l. n. 90/2014 Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari , il c.d. d.l. di semplificazione, che ha introdotto diverse disposizioni in materia di Processo Civile Telematico. Le proposte del CNF. I rappresentanti dell’avvocatura non hanno nascosto le proprie perplessità e preoccupazioni causate dall’introduzione del nuovo rito telematico, ma hanno anche offerto ai parlamentari presenti delle possibili soluzioni. Innanzitutto, è stata avanzata la necessità di varare un Testo Unico sul PCT, in modo tale da riordinare le varie disposizioni emanate negli ultimi tempi e coordinarle con le norme del codice di procedura civile. Inoltre, è stata evidenziata l’opportunità di inserire delle misure di sicurezza”, come la rimessione in termini, per le parti in caso di decadenza del deposito telematico degli atti processuali causata da disfunzioni del sistema informativo e/o di cancelleria . Infine, tra le altre proposte, è stato chiesto anche di chiarire esplicitamente che la nuova norma che dispone la comunicazione del testo integrale della sentenza da parte delle cancellerie non abbia nulla a che fare con il decorso del termine breve per la sua impugnativa . Altri dubbi. Anche l’OUA ha esposto i suoi dubbi sull’argomento Paolo Maldari, segretario dell’Organismo, ha affermato che, se non verranno armonizzate le differenze tecnologiche nazionali, si andrà incontro ad un periodo di grande confusione . In più, di certo non aiuta neanche la riduzione dell’orario di apertura delle cancellerie, definita inaccettabile .