Martedì 3 giugno 2014 si è tenuto, presso il Ministero di Giustizia, la riunione del tavolo sul processo civile telematico. Per l’Organismo Unitario dell’Avvocatura hanno partecipato il presidente, Nicola Marino, e il vice presidente, Filippo Marciante. L’OUA, pur ribadendo l’importanza strategica di questo passaggio per un migliore funzionamento della macchina giudiziaria , ha evidenziato diverse criticità.
Durante il tavolo tecnico sul processo civile telematico, l’OUA ha sì ribadito l’importanza strategica di questo passaggio per un migliore funzionamento della macchina giudiziaria , ma ha evidenziato diverse criticità, affermando, attraverso il presidente Marino si prosegue nel percorso indicato ma abbiamo posto l’attenzione sulla necessità di un attento monitoraggio delle disfunzioni presenti, al fine di mettere a regime un sistema ancora a più velocità o lentezze in diversi casi . Il PCT è un passo avanti, ma ci sono ancora criticità. Le lacune – ha sottolineato Nicola Marino - colpiscono anche oltre il 50% dei tribunali, come, di fatto, testimonia il sito stesso del Ministero che, attraverso un raffronto tra diverse realtà, dimostra la differente operatività dei servizi . A parere dell’Organismo è molto importante la gradualità nella fase di transizione , pertanto sarebbe necessario programmare un piano di adeguamento graduale per gruppi omogenei, in modo da arrivare alla completa informatizzazione in un anno, rafforzando gli investimenti per banda larga, per una strumentazione adeguata e software . È importante intervenire sugli aspetti procedurali e sulla formazione di avvocati, magistrati e personale di cancelleria. Per fare tutto ciò – ha concluso l’OUA - è bene costituire un tavolo tecnico permanente che coadiuvi attivamente il Ministero, la DGISIA direzione generale dei sistemi informativi automatizzati e l'Avvocatura, con un protocollo d'intesa unitario e con regole e prassi condivise . È così che si può traghettare la giustizia in una nuova fase .