Giustizia digitale: per il decollo necessarie sinergia e riduzione dei costi

Il 24 maggio scorso si è tenuto l’incontro organizzato dal CNF, insieme alla sua fondazione FIIF, e la Cassa Forense molte le proposte avanzate, frutto dell’analisi e del confronto, sui passi necessari in vista dei depositi telematici obbligatori degli atti nel processo civile. Diverse anche le iniziative messe a punto per tagliare i costi delle attività dei legali italiani come quella relativa alla predisposizione di un punto di accesso che consentirà al legale di collegarsi con la cancelleria per depositare un decreto ingiuntivo, che riceverà nuovamente il giorno dopo firmato dal magistrato.

Una necessità, tante proposte. Una necessità fondamentale mantenere invariato lo standard di tutela dei diritti dei cittadini attraverso un adeguamento del sistema alla giustizia telematica”. Tante le proposte avanzate dal CNF nel corso dell’incontro dello scorso 24 maggio, organizzato insieme a Cassa Forense. Prima tra tutte l’adozione di un protocollo uniforme sul territorio nazionale per garantire il passaggio al digitale. L’orizzonte temporale di riferimento è sempre quello del 30 giugno, data a partire dalla quale il deposito telematico degli atti del processo civile sarà obbligatorio. Un riscatto a portata di clic. Una Giustizia alla ricerca di riscatto, quindi e un’Avvocatura che ha da tempo accettato una sfida a portata di clic, attraverso molteplici iniziative messe a punto da CNF, anche attraverso il supporto degli avvocati del gruppo FIIF la fondazione coordinata da Lucio Del Paggio video tutorial su Youtube con istruzioni semplici e immediate su strumenti telematici e attività necessarie, una guida facile al PCT per i Consigli dell'Ordine, un vademecum con informazioni di base. Meno costi sul digitale. Di primaria importanza anche tagliare i costi delle attività dei legali italiani Cassa forense si è attivata anche su questo fronte con una serie di misure urgenti, come quella relativa alla predisposizione di un punto di accesso che consentirà al legale di collegarsi con la cancelleria per depositare un decreto ingiuntivo, che riceverà nuovamente il giorno dopo firmato dal magistrato. Possibile anche, per gli avvocati che hanno prestato il patrocinio a spese dello Stato ma non hanno riscosso i compensi, l’anticipo dei soldi da parte della Cassa che verrebbe, poi, ripagata dall’Erario. Irrisolto ancora il problema della polizza infortuni che ogni avvocato è obbligato ad avere. Due le ipotesi sul tappeto indire una gara europea per fornirla gratuitamente quanto meno il primo anno in alternativa, stipulare una convenzione per dimezzare i costi sostenuti dal legale.