Nel processo tributario entra in scena la PEC

Domani 15 maggio parte la sperimentazione del processo telematico in campo tributario. Utilizzo della PEC, quindi, per le comunicazioni tra contribuenti e Commissioni. Sarà la ricevuta di avvenuta consegna generata dal gestore della PEC del destinatario a far sì che la comunicazione si possa ritenere perfezionata.

Il decreto n. 7425/12 del 26 aprile, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio scorso, entrerà in vigore domani 15 maggio e permetterà l’utilizzo della PEC per le comunicazioni tra il contribuente, o il professionista che lo assiste, e le Commissioni tributarie. Risparmio e velocità. Tagliare i costi di spedizione postale e semplificare le procedure amministrative, questo lo scopo del nuovo decreto. In pratica, le Ctp e le Ctr potranno trasmettere alle parti tutte le informazioni relative ai dispositivi delle sentenze e agli avvisi di trattazione delle udienze. L’indirizzo di PEC sarà indicato nel ricorso. Chiaramente è prevista la possibilità di modificarlo, con effetto dal decimo giorno successivo a quello in cui sarà notificato alla segreteria della Commissione. Posta in arrivo”. L’art. 7 del decreto precisa che la comunicazione per via telematica si intende perfezionata al momento in cui viene generata, da parte del gestore di posta elettronica certificata del destinatario, la ricevuta di avvenuta consegna .