Servizi informatici della giustizia penale: progetto promozione sicurezza

Per gli appalti relativi alla gestione dei servizi informatici della giustizia penale, il Ministero ha avviato, a garanzia dell’affidabilità dei sistemi, un intenso e innovativo progetto di promozione della sicurezza, interna ed esterna, capace di assicurare il riposizionamento strategico dei sistemi, in relazione soprattutto alle esigenze poste dall’introduzione del PCT e dalla progettazione del PPT.

I sistemi di gestione dei servizi informatici. Tutti i sistemi di gestione dei servizi informatici della giustizia penale sono di esclusiva proprietà dell’Amministrazione della giustizia, che ne detiene i sorgenti”, ossia le chiavi d’accesso alla loro architettura e ai dati che vi confluiscono. Tali sistemi sono SICP-CONSOLLE, per la gestione dei registri SIES, per le attività del giudice dell’esecuzione e della magistratura di sorveglianza SIGMA, per le attività degli uffici minorili SIAMM, per la gestione delle spese di giustizia SNT, per le notifiche telematiche TIAP, per la gestione documentale. Da agosto 2015, d’intesa con il Procuratore della Repubblica di Roma e il Presidente del Tribunale di Roma, si è trasferita tutta la massa di dati trattati dai predetti uffici sul sistema SICP-CONSOLLE, abbandonando il sistema RE.GE-Web, e completando così l’integrale dispiegamento dei sistemi DGSIA anche negli uffici giudiziari romani. Il progetto di promozione della sicurezza. A partire da ciò, il Ministero ha avviato, a garanzia dell’affidabilità dei sistemi, un intenso e innovativo progetto di promozione della sicurezza, interna ed esterna, capace di assicurare il riposizionamento strategico dei sistemi, in relazione soprattutto alle esigenze poste dall’introduzione del processo civile telematico e dalla progettazione, a partire dai sistemi in uso SICP-CONSOLLE e TIAP del processo penale telematico, cui sono destinate consistenti risorse finanziarie nell’ambito dell’attuazione del PON Governance 2014-2020. Gli obiettivi. Quali sono quindi gli obiettivi già raggiunti e quelli a cui punta il progetto sicurezza? Innanzitutto, sono già stati innalzati i presidi di sicurezza interna mediante nuove profilature di sistemi inoltre, è stata acquisita la piena disponibilità della Direzione nazionale antimafia alla collaborazione per il consolidamento delle politiche di sicurezza delle procure distrettuali poi, sono state verificate rigorosamente le architetture tecnologiche di base, anche avvalendosi dell’esperienza di esperti qualificati. A ciò va aggiunto che sono stati stanziati circa 3 milioni di euro per l’innalzamento delle logiche di sicurezza operativa dei sistemi distrettualizzati, da realizzare mediante gara infine sono state avviate, con parere favorevole dell’Agenzia per l’Italia Digitale, le procedure di affidamento dei relativi servizi il 22 luglio scadrà il termine per la presentazione delle offerte da parte di selezionate istituzioni pubbliche . In generale, le politiche di sicurezza dei sistemi informativi condotte dal DGSIA in conformità agli indirizzi ministeriali generali, mirano ad assicurare la completa autonomia di gestione della PA e la massima garanzia di protezione dei dati, attraverso l’assoluta trasparenza e il totale rigore procedurale delle attività di programmazione e gestione.