L'ex moglie riceve in eredità un immobile in pessimo stato: condizioni economiche immutate e assegno confermato

La richiesta dell'ex marito di rivedere i rapporti stabiliti in appello non viene presa in considerazione. Non basta neanche l'aumento del reddito da lavoro e il contributo dato alla donna dai figli maschi.

Il possesso di un immobile, ricevuto in eredità, non rende più 'forte' la posizione economica della moglie, soprattutto se l'immobile in questione è in pessime condizioni. Di conseguenza, la richiesta del marito di rivedere l'assegno di divorzio non può essere accolta. A fissare questo paletto è la Cassazione - ordinanza numero 20408, sesta sezione civile, depositata ieri - affrontando la querelle relativa alla definizione dei rapporti economici in Appello - tra due ex coniugi in ballo, però, non solo l'assegno di divorzio, ma anche l'assegno di mantenimento. Prima la figlia Passando dal generale al particolare, il primo nodo è l'assegno di mantenimento destinato alla prole. Su questo punto, l'uomo afferma che esiste un obbligo relativo alla corresponsione diretta dell'assegno di mantenimento al figlio maggiorenne non autosufficiente economicamente , e poi aggiunge la richiesta di ricomprendere le spese universitarie nell'importo dell'assegno a favore della figlia. Visione legittima? Dipende perché, per i giudici di piazza Cavour, di fronte all'ipotesi di un assegno diretto alla prole, ogni valutazione va effettuata alla luce della situazione concreta . Eppoi, in questo specifico caso, sicuramente la 'ricollocazione' della quota relativa alle spese universitarie non è possibile il regime stabilito in Appello non va modificato, anche perché, viene chiarito, si tratta di spese straordinarie . E poi la moglie. Altro fronte aperto è quello della rivisitazione dei rapporti economici tra i due ex coniugi. Pomo della discordia è l'assegno di divorzio. A questo proposito, l'uomo chiede un aggiornamento alla luce del presunto miglioramento della situazione economica della donna, considerando elemento significativo un immobile che la sua ex moglie ha ricevuto in eredità. Ma la replica della Cassazione è netta, e legata alla decisione assunta in Appello un immobile pervenuto in eredità alla moglie non altera l'equilibrio raggiunto con la determinazione dell'assegno di divorzio , anche tenendo presente la condizione degradata dell'immobile . Assegno intoccabile. A questo quadro bisogna aggiungere ulteriori, conclusivi elementi. In primo luogo, anche l'aumento del reddito lavorativo percepito dalla moglie non viene ritenuto sufficiente a modificare l'equilibrio , e poi financo i contributi da parte dei figli maschi che convivono con la donna e contribuiscono alle spese sono ininfluenti, perché da considerare, per i giudici, una sorta di rimborso spese . Complessivamente, la situazione economica è immutata. E difatti anche l'ipotesi di un accertamento di polizia tributaria sui redditi della donna è stata rigettata in Appello l'uomo, viene ricordato dai giudici di piazza Cavour, non ha fornito prova alcuna di un miglioramento economico delle condizioni dell'ex moglie. Alla luce di questi elementi, il ricorso è respinto, e l'equilibrio economico stabilito in Appello è da considerarsi intoccabile.