



giusto processo | 27 Gennaio 2021
Come si valuta la sussistenza del pregiudizio da irragionevole durata del processo?
di La Redazione
Il ricorrente formula domanda di equa riparazione in relazione alla non ragionevole durata del processo instaurato dinanzi al Tribunale, durato ben 25 anni. Il Giudice di seconde cure, però, ritiene sussistente l’ipotesi di cui alla lett. C) dell’art. 2, l. n. 89/2001, anziché quella prevista dall’art. 5-ter. Cosa ne penserà la Corte di Cassazione?

(Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza n. 1606/21; depositata il 26 gennaio)








- Domanda di restituzione di somma: il foro concorrente del luogo di pagamento non rileva se il rapporto obbligatorio è oggetto di contestazione
- Illecito lo chèque postdatato ma consegnato prima della revoca dell’autorizzazione ad emettere assegni
- Le Sezioni Unite Civili si pronunciano sul noto caso della scuola di preparazione al concorso in magistratura
- Sì alla protezione internazionale se esiste uno specifico radicamento in un territorio diverso da quello di origine
- A pagare l’espropriato è sempre l’ente nel cui interesse opera l’esproprio



























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