



usucapione | 25 Novembre 2020
La lunga durata dell’occupazione dell’immobile non basta per usucapirlo
di La Redazione
Nel caso di specie, il ricorrente sostiene di avere usucapito l’immobile in questione per avervi abitato ininterrottamente fin dalla nascita per più di 70 anni, prima con la madre e poi, a seguito della sua morte, da solo, provvedendo a tutte le spese di manutenzione del caso. Tuttavia, ciò non basta secondo la Suprema Corte per affermare che l’occupazione sia sorretta dall’animus possidendi, in quanto essa si sostanzia in una sub-detenzione derivante da quella della madre, a sua volta sorretta non dall’animus possidendi, bensì dalla permissio domini.

(Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza n. 26688/20; depositata il 24 novembre)








- Liquidazione del compenso del difensore della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato risultata vittoriosa
- Fuggire da un matrimonio forzato rientra nei presupposti della protezione sussidiaria
- La citazione non è nulla se l’errore nella data dell’udienza di comparizione può essere individuato
- Protezione internazionale: valutazione di credibilità del richiedente e dovere di cooperazione istruttorio del giudice
- Il risarcimento di un danno da comportamento della P.A. rientra nella giurisdizione del giudice ordinario



























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