Il provider neutro o passivo decade dal beneficio del regime di irresponsabilità quando quest'ultimo non abbia provveduto alla immediata rimozione dei contenuti illeciti nonché abbia continuato a pubblicarli, sebbene ricorressero congiuntamente alcune condizioni.
In particolare a sia a conoscenza legale dell'illecito perpetrato dal destinatario del servizio, per averne avuto notizia dal titolare del diritto leso oppure in altro modo b l'illiceità dell'altrui condotta sia ragionevolmente constatabile, onde il prestatore sia in colpa grave per non averla positivamente riscontata, alla stregua del grado di diligenza che è ragionevole attendersi da un operatore professionale della rete in un determinato momento storico c abbia la possibilità di attivarsi utilmente, in quanto reso edotto in modo sufficientemente specifico dei contenuti illecitamente immessi da rimuovere . L’approfondimento a firma dell’Avv. Bianchi, disponibile per gli abbonati di Diritto e Giustizia, offre un’analisi dettagliata della sentenza della Corte di Cassazione n. 7708/19, depositata il 19 marzo, e della giurisprudenza nazionale ed europea in tema di responsabilità del provider.
Approfondimento_Deborah_Bianchi