Pubblica amministrazione agisce secondo le regole del diritto privato: la giurisdizione è del Giudice ordinario

La pubblica amministrazione che procede alla locazione di un immobile da adibire alla propria attività istituzionale agisce secondo le regole del diritto privato anche nel caso in cui, in maniera facoltativa, decida di indire una gara per individuare gli immobili. Ne consegue che ogni controversia inerente al contratto di locazione e/o alla fase precontrattuale concerne diritti soggettivi e per questo motivo rientra nella giurisdizione del Giudice ordinario.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza n. 14185, depositata l’8 luglio 2015. Il caso. Una società a responsabilità limitata, partecipando alla gara indetta dalla ASL di Vallo della Lucania oggi ASL Salerno per l’individuazione di un immobile da prendere in locazione come sede, formulava l’offerta più vantaggiosa. La società, allora, decideva di impugnare con ricorso straordinario al Capo dello Stato la deliberazione del Direttore generale che aggiudicava a un’altra ditta il contratto. A seguito dell’accoglimento del ricorso, veniva annullata l’intera gara e la società proponeva ricorso in via risarcitoria. Il Tar di Salerno e successivamente il Tribunale di Vallo della Lucania si dichiaravano sforniti di giurisdizione rispetto all’azione risarcitoria a loro proposta. La società denunciava così il conflitto di giurisdizione. Contratto di locazione. La Corte di Cassazione riprende una sentenza delle sez. Unite Civili n. 124/2001 e sottolinea come il contratto di locazione, in quanto fattispecie tipica di negozio di godimento di un bene, per un dato periodo di tempo, dietro il pagamento di un canone, non sia riconducibile ai contratti di fornitura” di cose delle pubbliche Amministrazioni. Infatti la res locata rimane nel patrimonio del proprietario locatore e non si trasferisce in quello della controparte. Inoltre, la causa giuridica è diversa nella locazione è rappresentata dal godimento della cosa per un determinato tempo con l’obbligo di custodia, da parte del conduttore, con la diligenza del buon padre di famiglia. Conflitto di giurisdizione la giurisdizione spetta al giudice ordinario. La Cassazione ritiene erronea la decisione del giudice ordinario, il quale ha escluso la propria giurisdizione attraverso l’improprio riferimento alla responsabilità della Pubblica Amministrazione per illegittimo provvedimento. Infatti, indire una pubblica gara per reperire l’immobile da locare è stata una scelta facoltativa dell’amministrazione stessa, la quale agisce iure privatorum quando procede alla stipula in questione. La Corte afferma il principio secondo cui la pubblica amministrazione che procede alla locazione di immobili da adibire alla propria attività istituzionale, nel caso di specie una ASL per l’individuazione di immobili da destinare a proprio distretto sanitario territoriale, agisce secondo le regole del diritto privato, anche nel caso in cui decida, in maniera facoltativa, di indire una gara. Ne consegue che ogni controversia che riguardi il contratto di locazione stipulato e/o la fase precontrattuale concerne diritti soggettivi e, per questo, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario .

Corte di Cassazione, sez. Unite Civili, sentenza 26 maggio – 8 luglio 2015, n. 14185 Presidente Rovelli – Relatore Spirito Svolgimento del processo La Edilsole s.r.l. denunzia il conflitto reale di giurisdizione determinatosi ri guardo all'azione risarcitoria da se stessa proposta nei confronti dell'Azienda Sanitaria Locale SA3 di Vallo della Lucania oggi ASL Salerno , rispetto alla quale prima il TAR di Salerno, poi il Tribunale di Vallo della Lucania si sono dichiarati sforniti di giurisdizione. Spiega di aver partecipato alla gara indet ta dalla ASL ai fini dell'individuazione in Vallo della Lucania di un immobile da prendere in locazione per adibirlo a sede del locale distretto sanitario ter ritoriale di aver formulato in tale sede l'offerta più vantaggiosa di avere impugnato con ricorso straordinario al Capo dello Stato la deliberazione del Direttore Generale di aggiudicazione ad altra ditta di avere conseguito, in esito all'accoglimento dei ricorso, l'annullamento dell'intera gara, con decre to presidenziale dell'8 novembre 2000. Il TAR, con sentenza del 7 maggio 2004, ha dichiarato improponibile il ri corso proposto in via risarcitoria, ritenendo il proprio difetto di giurisdizione, nella considerazione che il contratto di locazione di beni immobili rientra in quelli per i quali non sussiste l'obbligo di procedere all'indizione di previa procedura concorsuale e non è riconducibile alla nozione di appalto di servizi o fornitura sicché, la facoltativa scelta della PA di ricorrere alla procedura concorsuale si risolve nella formalizzazione della fase precontrattuale, non incisiva degli ordinari canoni dei riparto di giurisdizione. Dal canto suo, il Tribunale di Vallo della Lucania ha ritenuto che nel sistema normativo conseguente alla legge n. 205 del 2000 l'autonoma domanda ri sarcitoria proposta nei confronti della PA per attività provvedimentale asseri tamente illegittima vada rivolta al GA, senza necessità di impugnazione pre giudiziale del provvedimento dei quale si predica l'illegittimità. Motivi della decisione La giurisdizione in ordine alla controversia in questione appartiene al giudice ordinario. Occorre innanzitutto ribadire il principio in ragione del quale, in tema di ri corso al Capo dello Stato, a seguito dei mutamento dei quadro nor mativo attuato con l'art. 69 della legge 18 giugno 2009, n. 69, e con l'art. 7 del d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, la decisione presidenziale conforme al parere del Consiglio di Stato ripete dal parere stesso la natura di atto giurisdizionale in senso sostanziale ne consegue che solo rispetto ai decreti emanati successivamente a tale innovazione legislativa va riconosciuta l'idoneità alla formazione del giudicato, senza che tale soluzione, in quanto fondata sulle nuove norme ordi narie, possa essere valutata quale overruling interpretativo rispet to ai precedenti orientamenti della giurisprudenza Cass SU n. 20569/13 . Nella specie, il decreto presidenziale di annullamento della gara risale cfr. pag. 2 del ricorso al novembre 2000, sicché è da escludersi che esso sia i doneo alla formazione del giudicato sulla giurisdizione. Venendo al fondo della questione, queste SU Cass. SU n. 124 del 2001 hanno già avuto modo di spiegare che il contratto di locazione che è fatti specie tipica di negozio di godimento di un bene, per un dato periodo di tempo, dietro il pagamento di un canone non è riconducibile, ai contratti di fornitura di cose delle P.A., sia perché la res locata rimane nel patrimonio del proprietario locatore e non si trasferisce in quello della controparte co me, invece, nella fornitura , sia perché diversa è la causa giuridica dei due contratti, che solo nel primo caso è rappresentata dal godimento, appunto, della cosa per un tempo determinato con l'obbligo di custodia, da parte del conduttore, con la diligenza del buon padre di famiglia. Neppure è contratto di fornitura di servizi mancando da parte del locatore a differenza che da parte del fornitore una prestazione di attività in favore dei destinatario, a vendo il primo solo l'obbligo di consegnare la cosa oggetto di contratto e di mantenere, eventualmente, la stessa in stato idoneo all'uso convenuto. Esattamente, dunque, il GA ha escluso che il contratto in questione rientri benché diretto al perseguimento di finalità istituzionali ed ispirato ai gene rali criteri d'efficienza sia tra quelli per i quali sussiste l'obbligo di procedere all'indizione di previa procedura concorsuale, sia tra quelli di appalto di ser vizi o fornitura devoluti alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrati vo. Così come ha correttamente osservato che ogni comportamento illecito posto in essere in tale contesto si atteggia in termini di lesione della libertà negoziale dei soggetti coinvolti e/o di pregiudizievole lesione dell'affidamento da contatto sociale. Correlativamente erronea è la decisione del GO, il quale ha escluso la pro pria giurisdizione attraverso l'improprio riferimento alla responsabilità della PA per illegittimo provvedimento, senza tener conto che, nella specie, indire una pubblica gara per reperire l'immobile da locare è stata una scelta facol tativa dell'Amministrazione stessa, la quale agisce iure privatorum allor quando procede alla stipula in questione con la necessaria conseguenza che nella vicenda giuridica vengono in gioco diritti soggettivi perfetti, la cui tute la è affidata al giudice ordinario. In conclusione, deve essere affermato il principio secondo cui La pubblica amministrazione che procede alla locazione di immobili da adibire alla propria attività istituzionale nella specie, una ASL per il reperimento di locali da adibire a distretto sanitario territoria le agisce secondo le regole del diritto privato, anche nel caso in cui facoltativamente indìca una gara per individuare gli immobili stessi. Ne consegue che ogni controversia attinente al contratto di locazio ne stipulato e/o alla fase precontrattuale concerne diritti soggettivi e, per questo, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario. Non occorre provvedere sulle spese di questo giudizio, siccome la parte in timata non ha spiegato difesa. P.Q.M. La Corte di cassazione a Sezioni Unite, pronunciando sul conflitto negativo di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario denunciato dalla Edilsole s.r.l., dichiara la giurisdizione del giudice ordinario.