



espropriazione | 15 Luglio 2014
Sì al pignoramento dell’immobile destinato ai bisogni familiari per debiti diversi da questo scopo
Il vincolo autoimposto su un proprio bene è ammissibile?
di Giulia Milizia
Il Collegio, in assenza di linee guida della Cassazione, adotta un’esegesi restrittiva del vincolo di destinazione ex art. 2645 ter cc per «non svuotare di significato il principio di responsabilità patrimoniale del debitore» ai sensi dell’art. 2740 c.c.. Stabilisce che non si può autoimporre un vincolo di destinazione, con un negozio destinatorio puro, su tutto od una parte del proprio patrimonio, senza che sia collegato ad altra fattispecie contrattuale, tipica od atipica, dotata di autonoma causa e/o, qualora ammesso, gli interessi meritevoli di tutela devono essere specificati nell’atto costitutivo.









- Fuggire da un matrimonio forzato rientra nei presupposti della protezione sussidiaria
- La citazione non è nulla se l’errore nella data dell’udienza di comparizione può essere individuato
- Protezione internazionale: valutazione di credibilità del richiedente e dovere di cooperazione istruttorio del giudice
- Il risarcimento di un danno da comportamento della P.A. rientra nella giurisdizione del giudice ordinario
- Inammissibili in sede di legittimità le censure sulla CTU ove la parte non le abbia adeguatamente mosse in sede di merito



























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