I cantieri aperti per la riforma della Giustizia: il Piano nazionale di ripresa e resilienza

Vari sono i cantieri aperti per la riforma della Giustizia. Da una parte le linee enunciate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Parlamento e trasmesso alla Commissione Europea. Dall’altra parte, alcune commissioni di studio costituite presso il Ministero della Giustizia per addivenire a proposte di modifica quella sul processo civile che da qualche giorno ha presentato i suoi risultati e dei quali ci occuperemo prossimamente , quella sul processo penale, quella sulla riforma della crisi di impresa, quella sulla giustizia tributaria quest’ultima costituita unitamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze .

I tempi della giustizia – Ebbene, leggendo il piano nazionale di ripresa e resilienza l’obiettivo principale è quello di ridurre i tempi della giustizia lo si farà con la strada della delega legislativa utilizzando fondi per interventi che diano l’avvio alla ripresa. Il punto di partenza – che oramai si dà per acquisito – è che uno dei fattori che limitano il potenziale di crescita dell’Italia è la relativa lentezza nella realizzazione di alcune riforme strutturali tra le quali quelle sulla giustizia civile dove in media sono necessari oltre 500 giorni per concludere un procedimento civile in primo grado Tutto ciò ha un impatto negativo sugli investimenti e sulla produttività . Il legame giustizia-economia è ben chiarito dal passaggio dove si fa riferimento a studi empirici [che] dimostrano che una giustizia rapida e di qualità stimola la concorrenza, poiché accresce la disponibilità e riduce il costo del credito, oltre a promuovere le relazioni contrattuali con imprese ancora prive di una reputazione di affidabilità, tipicamente le più giovani consente un più rapido e meno costoso reimpiego delle risorse nell’economia, poiché accelera l’uscita dal mercato delle realtà non più produttive e la ristrutturazione di quelle in temporanea difficoltà incentiva gli investimenti, soprattutto in attività innovative e rischiose e quindi più difficili da tutelare promuove la scelta di soluzioni organizzative più efficienti . Lo scopo perseguito è così sintetizzato affrontare i nodi strutturali del processo civile e penale e rivedere l’organizzazione degli uffici giudiziari. Nel campo della giustizia civile si semplifica il rito processuale, in primo grado e in appello, e si implementa definitivamente il processo telematico” proponendo inoltre interventi volti a ridurre il contenzioso tributario e i tempi della sua definizione. In materia penale riformare la fase delle indagini e dell’udienza preliminare ampliare il ricorso a riti alternativi rendere più selettivo l’esercizio dell’azione penale e l’accesso al dibattimento definire termini di durata dei processi . Ma l’interesse maggiore non è tanto quello di valutare gli obiettivi sui quali è difficile non essere d’accordo, ma quello di individuare i mezzi per raggiungere il fine di una maggiore efficienza della giustizia. Ufficio del processo – Una prima strada è quella organizzativa diffondere l’Ufficio del processo, introdotto in via sperimentale nel sistema con il d.l. n. 90/2014 con l’obiettivo di affiancare al Giudice un team di personale qualificato di supporto, per agevolarlo nelle attività preparatorie del giudizio. Le risorse del piano dovrebbero essere finalizzate a consentire l’assunzione a tempo determinato di personale per mandare a regime l’Ufficio del processo dal 2022 con la speranza di poterlo poi stabilizzare evidentemente, però, con fondi ordinari” e non eccezionali” . Giustizia civile – Il capitolo sulla giustizia civile vede invece tra principali direttrici dei futuri interventi complementari tra loro accentuare il ricorso agli strumenti alternativi per la risoluzione delle controversie, migliorare il processo civile, e il processo esecutivo e sui procedimenti speciali. ADR –Nella dichiarazione di intenti sulla giustizia civile c’è però un passaggio che merita attenzione perché segna la si spera definitiva acquisizione di un principio fondamentale che già era stato messo in evidenza, ad esempio, negli USA da O.Fiss nel suo celebre Against Settlement troppo spesso dimenticato sul rapporto tra ADR e processo solo a fronte di un processo efficace davanti all’autorità giudiziaria le misure alternative possono essere in grado di funzionare proficuamente . Per diffondere maggiormente il ricorso agli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie negoziazione assistita, mediazione e arbitrato le linee programmatiche insistono su questi aspetti. Quanto alla negoziazione assistita colmando una lacuna nel – direi unico - settore dove ha dato buona prova si sé il diritto di famiglia consentendone l’uso anche per la regolamentazione della crisi della famiglia non matrimoniale. Quanto alla mediazione civile e commerciale estendendone le materie per le quali è condizione di procedibilità, valorizzando la mediazione delegata e, soprattutto, introducendo incentivi economici e fiscali, oltre a misure di favore per le parti sulle spese giudiziali per la mediazione. Quanto, infine, all’ arbitrato due gli aspetti principali rafforzare le garanzie di imparzialità dell’arbitro tramite la previsione di un generale dovere di disclosure oggi previsto solo dalle norme deontologiche forensi e da regolamenti arbitrali , e prevedere la possibilità di attribuire agli arbitri il potere di emanare provvedimenti cautelari oggi limitati alla sospensione della delibera assembleare societaria impugnata . Processo civile – Per il processo civile di cognizione gli obiettivi sono quelli di concentrare maggiormente, per quanto possibile, delle attività tipiche della fase preparatoria ed introduttiva, sopprimere le udienze potenzialmente superflue e la riduzione dei casi nei quali il tribunale è chiamato a giudicare in composizione collegiale nonché ridefinire meglio la fase decisoria, con riferimento a tutti i gradi di giudizio. Per raggiungere questi obiettivi il ricorso alla telematica non sarà da sottovalutare, anzi da implementare si potrà procedere così con indubbio vantaggio all’assunzione di testimoni fuori dalla circoscrizione del giudice adito attraverso forme di collegamento telematico oltre che consolidare udienza da remoto e udienza mediante trattazione scritta . Sarà poi implementata l’effettività del principio di sinteticità degli atti e il principio di leale collaborazione tra il giudice e le parti e i loro difensori mediante strumenti premiali e l’individuazione di apposite sanzioni per l’ipotesi di non osservanza nonché il sistema del filtro ” in appello. Da ultimo, una novità relativa il rinvio pregiudiziale in cassazione relativa” novità perché in qualche modo già presente nel processo del lavoro dall’art. 420-bis c.p.c. il Giudice di merito potrà rivolgersi direttamente alla Corte di Cassazione per sottoporle la risoluzione di una questione nuova non ancora affrontata dalla Corte , di puro diritto e di particolare importanza, che presenti gravi difficoltà interpretative e sia suscettibile di porsi in numerose controversie. In questo modo è favorito il raccordo e il dialogo tra gli organi di merito e la Cassazione e valorizzato il suo fondamentale ruolo nomofilattico . Processo esecutivo – Per il processo esecutivo una svolta sarà senz’altro l’eliminazione della formula esecutiva sarà sufficiente una semplice copia attestata conforme all’originale. Per me non se ne sentirà assolutamente la mancanza anzi, avevo proprio sperato nell’eliminazione commentando la novità della formula esecutiva telematica nel pezzo su La giustizia alla prova dell’emergenza sanitaria spunti per il diritto processuale in divenire?” nell’edizione del 22 marzo scorso saranno più che sufficienti l’esistenza dell’opposizione all’esecuzione e la condanna alle spese. Sarà poi prevista una generale riduzione dei termini per il deposito della certificazione ipocatastale, un potenziamento della delega anche alla fase distributiva, una modifica ancora una volta, direi alla custodia del bene pignorato sostituendo il debitore entro quindici giorni dal deposito della documentazione ipocatastale e anticipando la liberazione dell’immobile, nei casi di mancanza di titolo opponibile, al più tardi nel momento in cui viene pronunciata l’ordinanza con cui è autorizzata la vendita o sono delegate le relative operazioni, si introdurrà il sistema della cosiddetta vente privée vendita diretta del bene pignorato da parte del debitore che, con i necessari accorgimenti, può favorire una liquidazione virtuosa” e rapida attraverso la collaborazione del debitore. Una novità significativa sarà anche quella che inciderà sulle misure coercitive indirette le c.d. astreintes attribuendo tra l’altro anche al giudice dell’esecuzione il potere di imporre l’astreinte, misura particolarmente utile ove vengano in rilievo titoli esecutivi diversi da un provvedimento di condanna o nel caso in cui la misura di coercizione indiretta non sia stata richiesta al giudice della cognizione . Giustizia tributaria – Quanto alla giustizia tributaria che vede un voluminoso contenzioso in cassazione il piano interviene focalizzando la sua attenzione sulle modalità per garantire un migliore accesso alle fonti giurisprudenziali mediante il perfezionamento delle piattaforme tecnologiche e la loro piena accessibilità da parte del pubblico nonché prevedendo l’introduzione del rinvio pregiudiziale per risolvere dubbi interpretativi, per prevenire la formazione di decisioni difformi dagli orientamenti consolidati della Corte di Cassazione. Giustizia penale – Last but not least la giustizia penale dove gli strumenti pensati per realizzare gli obiettivi sono quelli dell’adozione e della diffusione di uno strumento telematico per il deposito di atti, documenti e comunicazioni e notificazioni e le garanzie per garantire la conoscenza del processo all’imputato, di una rimodulazione dei termini di durata e della scansione termini, il controllo giurisdizionale sulla data di iscrizione della notizia di reato e l’adozione di misure per promuovere organizzazione, trasparenza e responsabilizzazione dei soggetti coinvolti nell’attività di indagine. Dovranno poi essere garantiti i tempi per la celebrazione dei processi valorizzando la calendarizzazione delle udienze dedicate all’istruzione dibattimentale e alla discussione finale e la reintroduzione della relazione illustrativa delle parti sulla richiesta di prove e, in appello, tramite la previsione dell’ammissibilità dell’appello solo se il difensore è munito di specifico mandato a impugnare e lo snellimento delle forme del giudizio di appello. Saranno, infine, affrontati – nell’ottica di una più accentuata riduzione dei procedimenti – i temi della procedibilità dei reati dell’estinzione del reato mediante condotte riparatorie a tutela delle vittime dell’istituto della particolare tenuità del fatto.