Legal talent attraction: come gli studi legali possono attrarre i giovani talenti

Sentiamo spesso avvocati lamentarsi del fatto che non si trovano facilmente praticanti o giovani professionisti motivati a lavorare in studio o fare la professione. Il dato è tutto sommato vero, ma la domanda da porsi non è solo come siano le nuove generazioni da un punto di vista di spirito di sacrificio, ma anche se il nostro studio professionale sia attraente per una giovane leva.

È facile liquidare l’argomento dicendo che non ci sono più giovani di una volta, oppure che non si è più abituati a fare sacrifici, o ancora che i giovani d’oggi vogliono il successo facile. In parte alcune considerazioni sono corrette, nel senso che quel senso di fame” che avevano le generazioni di professionisti del passato non è decisamente più presente oggi. Per fame”, ovviamente, intendiamo quella di realizzazione, di successo e di sbarcare il lunario”, che chi è partito dalla gavetta si porta dentro. Oggi il giovane è normalmente più agiato economicamente non sempre , più coccolato dalla famiglia e quindi possiamo dire anche più viziato” di un tempo. Un mercato legale difficile per i giovani Al netto di queste considerazioni, bisogna anche considerare, a vantaggio dei giovani, che il mercato professionale di oggi e del futuro è molti più difficile di una volta difficile sia dal punto di vista organizzativo, che dal punto di vista tecnico giuridico. Quanto all’organizzazione, lo studio del passato di fatto non aveva una vera e propria organizzazione il dominus faceva l’avvocato e tutto il resto scorreva attorno in modo più o meno conseguenziale dopo essersi formati un nome, il passaparola faceva la sua parte e i clienti arrivavano da soli. Non esisteva una idea id lavoro in team, ma c’era il dominus e coloro che lavoravano per lui. Oggi sappiamo che le cose stanno diversamente l’avvocato non solo deve essere preparato giuridicamente, ma deve anche avere spirito di intraprendenza e conoscere le regole della comunicazione e del marketing, almeno quelle base per potersi muovere in un mondo fatto di comunicazione, dove il passaparola avviene sempre di più on line e sempre meno nelle piazze. Non solo oggi l’avvocato deve saper costruire un team di lavoro, deve saper gestire le risorse limitate come soldi, tempo e gestire la relazione con i clienti, sempre più pretenziosi e sempre meno inclini a fidelizzarsi e a pagare senza discutere la parcella. La concorrenza è aumentata esponenzialmente e la crisi ha portato ad una riduzione media del fatturato. A ciò si aggiunga che stanno cambiando velocemente gli equilibri di mercato, diventa più difficile aprire il proprio studio, con spese certe e clienti sempre più difficili da reperire per un giovane. Insomma, quel ciclo naturale di avviamento alla professione è mutato e i tempi si sono allungati, con conseguente demotivazione dei giovani e confusione del progetto professionale, che un tempo era già scritto nei fatti. Fatta questa sintesi di pro e contro che i giovani incontrano ad avviare la professione – non dimentichiamo che la tecnologia è per loro anche un grande vantaggio in termini di visibilità, flessibilità e opportunità, se ben utilizzata e conosciuta – cerchiamo di capire come gli studi legali possono diventare attrattivi di giovani talenti. Quanto è attraente il vostro studio? Partiamo con il chiedersi se ritenete che il vostro studio abbia le condizioni per essere attrattivo di giovani praticanti o professionisti. Se la risposta è sì, prendete carta e penna ed elencate cosa, agli occhi di un giovano – dovrebbe attrarlo del vostro studio. Mi raccomando, non siate di parte oltre una certa misura e ricordatevi di non vedere le cose dal vostro punto di vista, ma dal punto di vista del giovane che deve fare una scelta professionale di praticantato o di avvio della carriera professionale. Se la risposta è no, chiedetevi cosa potete fare per renderlo tale. Cosa rende uno studio attraente per un giovane? Cosa rende uno studio legale attraente, oseremo dire sexy” da un punto di vista professionale, per un giovane? Vediamolo di seguito per punti 1 Il brand di studio indichiamo con questo la fama dello studio, la sua reputazione presso il pubblico e nel settore degli addetti ai lavori quindi quanto è conosciuto, quanto è stimato, come si posiziona sul mercato il giovane dovrebbe, in sostanza, ambire a venire a lavorare con voi, per la reputazione che lo studio ha e, quindi, per la conseguente reputazione che il giovane assume nel lavorare con un determinato brand. Questa è una delle ragioni per cui molti giovani sono attratti da studi d’affari importanti, con brand famosi sul mercato e che fanno curriculum”. Questa reputazione presso studi più piccoli è spesso associata alla carica accademica del dominus insomma, fa curriculum poter scrivere di aver fatto la pratica dal Professor E chi non ha cariche accademiche e brand importanti è tagliato fuori? No di certo, ma deve puntare su altro, vediamolo. 2 Tipologia di clientela avere in portafogli clienti importanti attrae certamente l’idea è che lavorare con una clientela di alto livello, multinazionali, enti pubblici, clientela straniera, arricchisca di esperienze non comuni e faccia da un lato curriculum e da un altro esperienza multidisciplinare e internazionale. Importante è che quindi lo studio, pur non potendo citare pubblicamente i clienti, specifichi che una sua peculiarità è proprio nel target di clientela che apre le porte ad esperienze non comuni ai giovani. 3 Tipologia di deal la materia trattata e la tipologia di pratiche possono essere molto attrattive per i giovani, perché permettono di specializzarsi e di vedere situazioni non comuni. Anche qui lo studio deve essere bravo a saper valorizzare le proprie specializzazioni usiamo il termine in modo atecnico, come sinonimo di focalizzazione ed esperienza e le materie in cui è forte, in modo da attrarre i giovani che in tali materie vogliono specializzarsi. 4 Percorsi di crescita i giovani cercano formazione, vogliono imparare e cercano ambienti stimolanti. Far percepire che lo studio punta sui giovani e non li sfrutta è un plus certamente. Per un giovane sapere che in quel determinato studio c’è una Academy, si organizzano percorsi formativi, ci sono momenti di confronto continui è decisamente un valore aggiunto. Se poi al giovane si organizza un piano di crescita, con esperienze sul campo, formazione, magari esperienze all’estero, cori interni ed esterni allo studio, per esempio di inglese giuridico, avete fatto bingo! 5 Borse di studio, stage, collegamenti con Università per attrarre giovani è poi una buona regola collegarsi con le Università per farsi mandare i più promettenti, garantendo periodi di stage, oppure borse di studio per i meritevoli, o ancora premi in viaggi all’estero o in formazione specialistica. In conclusione, per i giovani non è facile inserirsi nel mondo delle professioni oggi e per gli studi non è facile trovare giovani bravi e motivati, ma se ciascuno lavora su sé stesso per rendersi più attraente per l’altro, ecco che il matching non solo è possibile, ma win-win.