L’emergenza sanitaria continua: chiesta al Ministro della Giustizia la proroga delle misure processuali

Il Primo Presidente della Corte di Cassazione, il Procuratore Generale della Corte di Cassazione Giovanni e il Presidente del CNF, con lettera a firma congiunta, hanno sottoposto al Ministro della Giustizia Marta Cartabia la possibilità di valutare in tempi celeri se il termine dello stato di emergenza, attualmente fissato al 30 aprile 2021, debba essere prorogato, e con esso l’attuale regime processuale operante per il giudizio di legittimità.

In data 16 marzo 2021 il Primo Presidente della Corte di Cassazione Pietro Curzio, il Procuratore Generale della Corte di Cassazione Giovanni Salvi e il Presidente del CNF Maria Masi, con lettera a firma congiunta, hanno sottoposto al Ministro della Giustizia Marta Cartabia la possibilità di valutare in tempi celeri se il termine dello stato di emergenza , attualmente fissato al 30 aprile 2021, debba essere prorogato , e con esso l’attuale regime processuale operante per il giudizio di legittimità artt. 23 e 24 d.l. n. 137/2020, convertito in l. n. 176/2020 . L’obiettivo della lettera è quello di mostrare al Guardasigilli l’oggettiva difficoltà organizzativa in cui si troverebbero gli Uffici della Corte e della Procura Generale perdurando in questo stato di incertezza, così come le esigenze da parte dell’Avvocatura di poter operare scelte difensive consapevoli. Come si legge nel documento, a prescindere dallo stato di emergenza sanitaria, è auspicabile che sull’eventuale proroga vi sia una scelta chiara, in tempi rapidi . Esigenza connessa sia ai tempi richiesti da parte degli Uffici della Corte di Cassazione per gli eventuali adempimenti di cancelleria e per le comunicazioni alle parti, sia da parte della Procura Generale per poter assumere valutazioni opportune.