Il Governo ha approvato il decreto sostegni. Ma per gli avvocati non è sufficiente

Nella seduta di venerdì 19 marzo, il Consiglio dei Ministri n. 8 ha approvato il c.d. decreto sostegni, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19.

Come annunciato, l’approvazione dell’atteso decreto sostegni è arrivata venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri. Il decreto legge, approvato su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’Economia e delle finanza Daniele Franco e del Ministro del Lavoro Andrea Orlando, prevede misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriale, connesse all’emergenza da COVID-19 . Con uno stanziamento di circa 32 miliardi di euro , cifra già autorizzata dal Parlamento come scostamento di bilancio, il testo mira a potenziare gli strumenti di contagio dell’epidemia e a contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate. Gli interventi previsti si articolano in 5 ambiti principali. Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore Come riporta il comunicato stampa diffuso dal Governo si prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro . I soggetti beneficiari sono i titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato che svolgono attività d'impresa, arte o professione o producono reddito agrario art. 32 TUIR , nonché gli enti non commerciali e del terzo settore. Restano invece esclusi i soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del Decreto Sostegni i soggetti che hanno attivato la partita IVA dopo l'entrata in vigore del decreto gli enti pubblici di cui all'art. 74 TUIR e gli intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all'art. 162-bis TUIR. La condizione da soddisfare per richiedere il nuovo contributo è aver subito perdite di fatturato e dei corrispettivi, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Chi ha attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza dei requisiti legati al calo del fatturato. Il contributo prevede 5 fasce di ristoro basate sul fatturato 2019 , il parametro di calcolo è il calo medio mensile a cui si applica una percentuale che decresce all'aumentare del fatturato. In pratica il contributo si calcola applicando la percentuale alla differenza tra l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 e l'ammontare medio mensile del medesimo parametro relativo all'anno 2019. In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro. Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori , sono inoltre previsti - un Fondo per il turismo invernale - l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti - la proroga del periodo di sospensione delle attività dell'agente della riscossione fino al 30 aprile 2021. Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche. Dal mondo dell’avvocatura si è alzata la voce di AIGA che con una nota ha manifestato insoddisfazione per il testo del nuovo decreto legge, ribattezzandolo decreto briciole . In particolare, riportando le parole del Presidente De Angelis, siamo molto delusi dal metodo di calcolo dei contributi. Al di là di tanti giri di parole, il contributo è infatti pare al 5% della perdita di fatturato tra il 2019 e il 2020. A buona parte dei liberi professionisti, ed in particolare agli avvocati, arriverà un contributo di mille euro, il minimo previsto . Concludendo, il Presidente ha annunciato forti iniziative di protesta . Lavoro e contrasto alla povertà Diverse sono le misure previste dal decreto in questo ambito. Nel dettaglio - la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021 - la proroga della Cassa integrazione guadagni - il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione - una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi - il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza , al fine di tenere conto dell’aumento delle domande - il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari - l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore - la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità . Salute e sicurezza In tale ambito, le misure approvate dal Governo prevedono - un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-COVID - la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti , anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale - il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale - un sostegno al personale medico e sanitario , compreso quello militare - la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata. Enti territoriali e interventi settoriali Per gli enti locali è previsto un sostegno per la fissione del gettito pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e Città metropolitane sul 2021. Per Regioni a statuto speciale e Province autonome di prevede un intervento parti a 260 milioni, mentre 1 miliardo è stato stanziato per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nel 2020. Tra gli interventi settoriali, rientrano - un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate - il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo - il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico - un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale - un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo - l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati - l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

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