Licenziato il decreto Ristori bis: ecco le nuove misure introdotte dal Governo

Il decreto Ristori bis, approvato venerdì 6 novembre 2020 dal Consiglio dei Ministri n. 72, introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria da COVID-19. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, trapelano le prime novità che riguarderanno il settore giustizia e, in particolare, i giudizi penali di appello, la sospensione dei termini ai fini del computo della prescrizione e lo slittamento dell’introduzione della nuova class action.

Il decreto Ristori bis introduce ulteriori importanti novità per quanto riguardo il settore giustizia , con particolare riguardo alla decisione dei giudizi penali di appello durante il periodo di emergenza sanitaria. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo, la bozza di decreto sembrerebbe prevedere che, fuori dai casi di rinnovazione dell’istruzione dibattimentale, per la decisione sugli appelli proposti contro le sentenze di primo grado la corte d’appello procederà in camera di consiglio senza l’intervento del PM e dei difensori, salvo che una delle parti private o il PM faccia richiesta di discussione orale o che l’imputato manifesti la volontà di comparire. Entro il decimo giorno precedente l’udienza, il PM formulerà le sue conclusioni con atto trasmesso alla cancelleria della corte d’appello a mezzo PEC. La cancelleria invierà l’atto immediatamente, con lo stesso mezzo, ai difensori delle altre parti che, entro il quinto giorno antecedente l’udienza, potranno presentare le conclusioni con atto scritto, trasmesso alla cancelleria della corte d’appello a mezzo PEC. Alla deliberazione la corte d’appello procederà con le modalità di cui all’articolo 23, comma 9, d.l. n. 137/2020 e il dispositivo della decisione sarà comunicato alle parti. Non solo, sempre nella bozza di decreto, si legge che la richiesta di discussione orale dovrà essere formulata per iscritto dal PM o dal difensore entro il termine perentorio di 25 giorni liberi prima dell’udienza, che verrà trasmessa alla cancelleria della corte a mezzo PEC. Entro lo stesso termine perentorio e con le medesime modalità l’imputato formulerà, a mezzo del difensore, la richiesta di partecipare all’udienza. Tra le possibili misure vi sono poi la sospensione dei termini utili ai fini del computo della prescrizione , dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali e lo slittamento di 6 mesi per la class action , la cui introduzione era originariamente prevista per il 19 novembre 2020. Per quanto riguarda le attività economico commerciali, il decreto Ristori bis prevede un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal d.l. n. 137/2020, cd. decreto Ristori. In particolare, il decreto prevede che per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50% . Non solo, ne viene previsto uno nuovo per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità. Per quanto riguarda l’ erogazione , il contributo seguirà la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto Rilancio e dal decreto Ristori e l’importo varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio. Il decreto prevede anche l’istituzione di un fondo per ristorare con un contributo a fondo perdute le perdite subite dalle attività economiche con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari . Per tutte le imprese che svolgono le attività che danno diritto al nuovo contributo a fondo perduto e che operano nelle aree caratterizzate dalla massima gravità e da un elevato livello di rischio, il decreto estende quanto previsto dal decreto Ristori, prevedendo un credito d’imposta sugli affitti commerciali pari al 60% per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Non mancano le misure in ambito fiscale. Il decreto prevede infatti la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre per tutti i soggetti che esercitano attività economiche sospese e la cancellazione della seconda rata IMU per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni ad alto rischio, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività. Per quanto riguarda i contributi previdenziali e assistenziali , il decreto riconosce la sospensione , per i mesi di novembre e dicembre, per le attività che operano nelle zone arancioni e rosse e, per il solo mese di novembre, per le attività che operano nelle zone gialle. Viene rinviato al 30 aprile 2021 il secondo acconto IRES e IRAP per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto. A fronte della sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado nelle zone rosse, il decreto Ristori bis introduce il bonus baby-sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti. Fondamentale anche il sostegno fornito al terzo settore . Il decreto infatti introduce un fondo straordinario previsto in favore di soggetti attivi nel terzo settore, quali organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto. Con particolare riguardo al sistema sanitario , è previsto l’arruolamento a tempo determinato di 100 fra medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e infermieri a potenziamento dell’INAIL. Non manca, poi, il rafforzamento degli obblighi di pubblicità e trasparenza in relazione al monitoraggio e all’elaborazione dei dati epidemiologici rilevanti per la classificazione delle aree del paese destinatarie delle varie misure di contenimento, già individuate, fra quelle previste dalla normativa primaria, con il d.P.C.M. 3 novembre 2020. Anche per fondo previsto per il trasporto pubblico locale è in arrivo l’incremento di 300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali possono essere utilizzati anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.