Semplificata la partecipazione da remoto alle udienze pubbliche della Corte Costituzionale

Dopo le misure già adottate con il decreto del 6 ottobre 2020 per garantire la continuità ed il tempestivo esercizio della giustizia costituzionale, da una parte, e per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, dall’altra, il Presidente della Corte Costituzionale interviene nuovamente con il decreto del 30 ottobre 2020 per ampliarne i contenuti e semplificare le procedure per giudici e avvocati.

Con il comunicato del 30 ottobre 2020, l’Ufficio stampa della Corte Costituzionale rende nota l’ estensione delle misure già adottate con il decreto del 6 ottobre 2020 , semplificando la partecipazione da remoto alle udienze pubbliche da parte di giudici e avvocati. Con il decreto del 30 ottobre 2020 , infatti, il Presidente della Corte Costituzionale ha stabilito che a partire dall’udienza pubblica del 3 novembre 2020 e fino alle successive determinazioni la partecipazione di giudici e avvocati potrà avvenire mediante collegamento da remoto e senza toga , ove ne facciano richiesta. Quest’ultima, inoltre, potrà essere presentata a prescindere da certificati motivi sanitari legati al COVID-19 e dovrà giungere presso la cancelleria della Corte entro le ore 12.00 del giorno che precede l’udienza, tramite posta elettronica. Il Presidente della Corte conferma, poi, la presenza del pubblico alle udienze, a patto che si rispettino le misure di sicurezza vigenti e sempre nel numero massimo di 20 persone. Tale partecipazione avverrà in base all’ordine di prenotazione , che dovrà avvenire mediante posta elettronica entro le ore 10.00 del giorno prima. È altresì confermata la possibilità di trasmettere via PEC gli atti del processo, temporaneamente e ad eccezione degli atti di promovimento, fermo restando che tali atti saranno comunque messi a disposizione degli avvocati dalla cancelleria con le modalità ordinarie.

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